La lotta punto a punto per il titolo in Portogallo è giunta al quartultimo atto, per i Dragoni i tre punti a domicilio del Rio Ave sono assolutamente obbligatori per continuare la corsa.

Il Porto schiera la formazione al completo, potendo contare sulla trequarti di fantasia con Otávio e Brahimi sugli esterni e Jesús Corona in mezzo a supporto di Marega.

Il tema tattico del match è imposto dal Porto sin da subito, con la costruzione affidata a Danilo Pereira e una buona spinta soprattutto da parte di Éder Militão sul settore destro.

Le timide sortite del Rio Ave vengono ben presto replicate dal vantaggio di Brahimi su assist di Otávio che trova la testa dell'algerino con un cross. Appena quattro minuti ed Éder Militão spizza un pallone verso Marega ma è il difensore del Rio Ave Léo Jardim a mettere involontariamente il pallone nella propria porta.

Assicuratosi un vantaggio più che gestibile, il Porto abbassa il ritmo occupandosi di neutralizzare qualsiasi pericolo di un Rio Ave che per la verità arriva nella trequarti avversaria poco e male (0 tiri in porta nel primo tempo).

Il secondo tempo si culla nel torpore di una partita che sembra non avere più nulla dire fino all'ottantacinquesimo, quando Nuno Santos apre la strada allo psicodramma completato da Ronan, il Rio Ave in appena sei minuti ribalta quello che sembrava un ordine costituito. Nella concitazione finale c'è spazio anche per un rosso per doppia ammonizione per Jambor, ma non c'è più tempo.

Un 2-2 che lascia al Porto una grande delusione e pochissime speranze per il titolo, ora definitivamente in mano ai soliti rivali del Benfica


 

Sezione: Altri campionati / Data: Ven 26 aprile 2019 alle 23:35
Autore: Alberto Falcomer
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