L'Inter risorge della sue ceneri. Nel momento peggiore della sua stagione, dopo l'amara eliminazione dall'Europa League per mano dell'Eintracht, nel bel mezzo della querelle Icardi, i neroazzurri vincono il derby mettendo un sigillo sulla prossima Champions League. Tutto ed il contrario di tutto rispetto al giovedì europeo: Vecino, reduce di un centrocampo decimato e simbolo di una stagione altalenante, l’altra faccia della sconfitta contro l’Eintracht, apre i giochi, poi la rete di De Vrij, l’imputato della notte di coppa che si scuote dal torpore e sigilla una stagione importante, di una coppia di centrali che ha tenuto in piedi l’intera squadra nei momenti più bui, infine, Lautaro, un ragazzo di ventun’anni, catapultato da riserva di lusso a titolare inamovibile con il compito di trascinare una squadra in Champions League.  L'Inter si riprende il terzo posto rilanciando così le proprie ambizioni in vista di un finale di stagione che ora appare decisamente più sereno.

Inter e Milan hanno giocato a viso aperto, si sono mosse bene per il campo e si sono rispettate. Se il primo tempo è stato tattico, la seconda frazione è stata agonismo allo stato puro. Alla fine però la porta a casa Luciano Spalletti, il più criticato del momento. Senza due dei giocatori più forti, con Brozovic e Perisic a mezzo servizio, il centrocampo contato e tutte le vicissitudini che hanno accompagnato i nerazzurri in questi mesi, non è solo l’aver schierato in quella maniera Vecino che stupisce, quanto l’aver compattato un gruppo. Vedere Gagliardini disputare la sua miglior partita della stagione in un momento così importante è emblematico: gli ingranaggi hanno ricominciato a muoversi, la sosta arriva al momento giusto. Recuperare i pezzi, poi la Lazio. C’è un terzo posto da difendere. 

Per il Milan invece ennesimo derby perso, il secondo in stagione, sesto di fila senza vittoria. I rossoneri, arrivati alla partita nel modo migliore possibile, non riesco a dare quella zampata alla corsa Champions che tutti noi ci aspettavamo. Gli uomini di Gattuso lottano e su questo non v'è dubbio ma non riescono a fare loro la partita. Deludono i più attesi, Paqueta e Piatek su tutti. Forse, per certi palcoscenici, è ancora troppo presto. Dovranno crescere velocemente i rossoneri perché se dovrà essere Champions a fine stagione serve davvero maturare anche dal punto di vista dell'approccio a partite di questo tipo. 

Nel frattempo Milano è neroazzurra, fanno festa i tifosi interisti.

Sezione: Approfondimenti / Data: Lun 18 marzo 2019 alle 17:31
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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