Dover raccontare una semifinale di andata di Champions League persa 3-0 non è mai facile. Specialmente quando a riportare questa sconfitta è un Liverpool che per circa 75 minuti ha dimostrato di non meritare affatto di perdere, figuriamoci con ben tre reti di scarto, contro un Barcellona apparso decisamente 'umano'. Davanti a prodezze come il calcio di punizione al millimetro di Leo Messi ci si può solo inchinare, ma di fronte a dettagli e a errori evitabili è necessario puntare la lente di ingrandimento, ferma restando la prestazione decisamente sopra la media dei Reds, capaci di mandare in soggezione i catalani anche dopo la zampata piazzata dal grande ex, Luis Suarez.

Partiamo proprio da qui, dal miglior difensore probabilmente in circolazione nonchè neo eletto come miglior giocatore della Premier League attualmente in corso dai suoi colleghi. Virgil van Dijk ha chiaramente sulla coscienza il primo gol, in quanto tiene in gioco prima Coutinho e Jordi Alba sul cambio di fronte e poi soprattutto Suarez sulla gran palla messa al centro dal terzino spagnolo per la spaccata da campione del bomber blaugrana. Un doppio errore da matita blu che indirizza inevitabilmente la partita. Ma la prestazione del Liverpool passa anche da un incidente last minute, ovvero il problema che ha obbligato Roberto Firmino a guardare i primi 79 minuti del match dalla panchina. Il brasiliano non avrebbe dovuto giocare, Klopp gli ha fatto "assaggiare" il green del Camp Nou e ora sarà voglioso di riscattarsi al ritorno in casa.

Più in generale, c'è davvero poco da rimproverare al Liverpool per quanto si è visto ieri sera in campo. Anche perchè i tre gol subiti sono stati episodi estemporanei. Di quello di Suarez si è già detto tra errori difensivi e guizzi di gente forte per davvero. Il raddoppio firmato da Messi è fatto di qualche rimpallo di troppo, soprattutto quello che porta il grande ex di turno a colpire addirittura di ginocchio andando a incocciare con la traversa prima dello scatto della Pulce verso la porta sguarnita. E poi c'è il capolavoro assoluto del fenomeno di Rosario che potrebbe aver posto una seria ipoteca sull'accesso in finale dei blaugrana, decisamente non brillanti sul piano del gioco al cospetto di un rivale vero.

Di certo il Liverpool non molla, non è mai stato nel DNA di questo club e del suo allenatore, il quale sa bene di dover gestire al meglio una squadra arrivata a maggio con la consapevolezza di andare in finale di Champions ma anche al duello per la conquista della Premier. Il filo tra una stagione trionfale e una senza titoli è sottilissimo, ma di certo vedremo i Reds all'arma bianca per arpionare la seconda finale europea consecutiva. E in tal senso potrebbe fare tutta la differenza del mondo l'episodio del palo colpito da Salah nel finale. Un po' come l'occasione che, un anno fa, regalò a Dzeko un apparentemente inutile gol del 3-1 in Barcellona-Roma. Ma poi sappiamo tutti come andò a finire...

Sezione: Approfondimenti / Data: Gio 02 maggio 2019 alle 09:30
Autore: Francesco Cammuca
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