Quella della Red Bull Arena di Salisburgo non è di certo stata la serata che Carlo Ancelotti si aspettava dal suo Napoli, ribaltato per 3-1 in una partita che ha messo a nudo le debolezze mentali degli azzurri. Gli austriaci hanno aggredito la partita con in testa non tanto l'obiettivo di passare il turno, quanto quello di vincere ed è anche per questo motivo che il gol di Milik non ha smosso di un centimetro il piano partita impostato da Marco Rose. 

L'allenatore tedesco aveva detto di voler imitare la Juventus contro l'Atletico Madrid e - per quanto gli è stato possibile - lo ha fatto. Il Salisburgo ha pressato alto e giocato un calcio veloce, ma sono stati bravi a sfruttare il calo di tensione del Napoli ed in particolare di Allan che ha regalato la palla a Szobozslai bravissimo poi a pescare Dabbur. L'israeliano si è riscattato dopo la prestazione opaca del San Paolo mostrando tutti i limiti della coppia improvvisata Luperto-Chiriches, con quest'ultimo mandato al bar nell'occasione dell'1-1, ma ciò che davvero deve preoccupare Ancelotti è la tenuta mentale della sua squadra.

In una competizione europea che ormai ha raggiunto un livello molto alto, dove sono rimaste solo squadre ai vertici del proprio campionato d'appartenenza, un calo d'attenzione può risultare estremamente letale ed il Napoli, dopo esser passato in vantaggio ha decisamente staccato la spina. Emblematico in questo senso è il passaggio scellerato di Allan, uno che sbaglia davvero raramente ma che in quel caso ha regalato il gol del pareggio agli austriaci. Il centrocampista brasiliano però non è l'unico colpevole, in molti hanno abbassato la guardia ed hanno perseverato anche nel secondo tempo soprattutto attorno all'ora di gioco quando l'entrata di Gulbrandsen ha scombussolato gli equilibri venutisi a creare segnando poi il 2-1. Da quel momento il Salisburgo ha dominato la partita creando almeno due occasioni pericolose con il solito Dabbur mentre il Napoli non s'è mai destato dal torpore in cui era caduto. 

Con un campionato ormai in viaggio verso Torino e l'eliminazione premature dalla Coppa Italia, Ancelotti dovrà lavorare molto sulla testa dei propri giocatori per far sì che nessuna partita venga affrontata in questa maniera. Una qualificazione non è mai afferrata sino alla fine della gara di ritorno. Ieri è andata bene, ma contro squadre come Arsenal e Chelsea - le vere avversarie degli azzurri verso Baku - non finirà così.

Sezione: Approfondimenti / Data: Ven 15 marzo 2019 alle 08:00
Autore: Andrea Mauri
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