Se la partita di ieri sera ci ha lasciato qualche insegnamento, è che per poter competere finalmente ad armi pari contro la Juventus, al Napoli serve qualcosa in più. E no, questa volta non si parla di grandi nomi o particolari strategie: ciò che è mancato di più è stato sicuramente il grande apporto dei terzini, il vero punto debole degli azzurri da qualche stagione a oggi.

Neanche l’arrivo in panchina di Carlo Ancelotti è servito per sistemare questo problema, apparentemente innocuo all’inizio del campionato ma che adesso sta venendo fuori prepotentemente, limitando il potenziale di una squadra che avrebbe davvero potuto lottare per il titolo fino all’ultima giornata. Ciò che è emerso ieri deve trasformarsi in un segnale forte e chiaro che dovrà portare i partenopei ad adottare una strategia decisa per il prossimo calciomercato, puntando tutto su giocatori di alto profilo già pronti a dare una mano fin dal primo giorno.

Sì, perché ormai accanto alla coppia Albiol-Koulibaly (la più rodata e sicuramente quella preferita da Ancelotti nonostante il turnover) c’è bisogno di due terzini capaci di supportare adeguatamente la difesa e tenere a bada anche gli avversari più veloci, quelli che nelle ultime partite hanno dato filo da torcere al Napoli. Al momento il migliore di tutta la rosa è senza dubbio Faouzi Ghoulam: l’algerino ha già dimostrato di essere uno dei migliori nel suo ruolo nella nostra Serie A ma il doppio infortunio ha stroncato di netto la sua crescita, rilegandolo di fatto alla panchina. Il suo è un ritorno preziosissimo per gli azzurri che però si muovono cautamente, dato che sarebbe a dir poco catastrofico forzare il rientro del giocatore rischiando magari di perderlo per un’altra stagione.

Se il suo apporto sarà sicuramente decisivo nel prossimo campionato, la stessa cosa non può dirsi di Elsed Hysaj: il terzino albanese è uno dei primi nomi sulla lista dei partenti, complice anche lo scontento manifestato dal suo procuratore per qualche partita di troppo. È sua sua la marcatura imperfetta su Emre Can che ha portato al 2-0 bianconero, una sbavatura che è costata davvero cara alla sua squadra. Lo sbaglio però non è isolato, dato che in questa stagione Hysaj è stato uno dei giocatori più incostanti, caratteristica che a 25 anni appena compiuti lo ha portato a disattendere tutte le grandi aspettative che si avevano su di lui.

Qualche sbaglio di troppo lo ha commesso anche Mario Rui, a cui però è toccato il complicatissimo compito di sostituire Ghoulam dopo l’infortunio sulla corsia sinistra. Raccogliere l’eredità dell’algerino era una missione complicata per tutti ma alla fine il difensore portoghese è riuscito a rendere suo il ruolo, non senza beccarsi prima qualche fischio dal suo pubblico. Probabilmente Ancelotti vorrà tenerlo ancora in squadra, ma di certo non è su di lui che dovrà fondarsi la retroguardia azzurra del futuro.

Se si pensa alla prossima stagione, uno dei nomi caldi potrebbe essere quello di Kevin Malcuit: il francese è alla primissima stagione in Serie A e di sicuro il fatto di essersi fatto le ossa al Lille lo ha aiutato fino a un certo punto nell’inserimento al Napoli. All’inizio infatti il terzino ha sofferto terribilmente il salto di qualità in quanto gli mancava l'esperienza necessaria per agire in certe situazioni, ma la presenza di un allenatore capace come Ancelotti (uno dei migliori nella gestione dei giocatori) gli ha permesso di abbandonare tutti i timori per catapultarsi pienamente nella nuova avventura. Non sarà il difensore più affidabile del campionato né tantomeno una giovane promessa pronta a sbocciare, ma i numeri ci sono tutti e, con un po’ di pazienza, potrebbe trasformarsi in un rinforzo di qualità su cui puntare per il turnover.

Ultimo ma non per importanza è Sebastiano Luperto: Sarri non pareva puntare molto su di lui, ma in questa stagione Ancelotti ha deciso di tenerlo con sé, riscoprendolo addirittura terzino. Certo, la velocità non sarà in un punto di forza essendosi formato come centrale di difesa dal finisco longilineo ma ugualmente imponente (191 centimetri di altezza proprio come il suo collega Albiol), ma anche nel ruolo inedito non ha affatto sfigurato. Alla fine, nonostante la buona volontà e lo spirito di sacrificio, il Napoli non può assolutamente permettersi di adagiarsi su una soluzione di ripiego come questa: per puntare davvero in alto gli azzurri hanno assolutamente bisogno di almeno due terzini importanti, capaci di alzare ulteriormente il livello della squadra e colmare quelle lacune che fino a ora hanno tolto davvero troppi punti a una squadra che avrebbe potuto sognare di più.

Sezione: Approfondimenti / Data: Lun 04 marzo 2019 alle 19:20
Autore: Ada Cotugno
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