Rimonta o non rimonta? Questo è il dilemma di tutti gli addetti ai lavori e dei tifosi per quanto riguarda l’Arsenal. La gara d’andata ha visto i Gunners soccombere contro il Rennes per 3-1 in Bretagna. Una outsider che batte una favorita, un tema già visto, soprattutto nell’Europa League che è la coppa delle sorprese per eccellenza in Europa. Eppure se quella favorita è una squadra pazza come l’Arsenal, a maggior ragione con Emery in panchina, è lecito pensare che una rimonta possa prendere forma.

Sì, però sempre di Arsenal si tratta, e la storia negli scontri diretti negli ultimi anni insegna: i Gunners sanno rovinarsi con le proprie mani all’andata e poi al ritorno sfiorare l’impresa senza raggiungerla. È successo soltanto nell’ultimo decennio contro il Milan (4-0 a San Siro, 3-0 all’Emirates), con il Bayern (1-3 in casa, 0-2 all’Allianz), con il Monaco (sempre 1-3 in casa, sempre 0-2 al Louis II). Tutte imprese sfiorate e mai raggiunte a causa di risultati troppo complicati da rimettere in piedi. Certo un 3-1 in trasferta contro il Rennes non è paragonabile per difficoltà del risultato e per tasso tecnico dell’avversario in confronto alle altre sopracitate, ma all’andata i bretoni hanno impressionato e hanno trovato le chiavi giuste per mettere in difficoltà i londinesi. Gioco sulle fasce molto ben sviluppato, velocità in contropiede e soprattutto grande pressing.

Tra l’altro alla gara d’andata l’Arsenal ci arrivava nelle migliori condizioni, con tre vittorie e un pareggio, contro il Tottenham in trasferta, e un momento in generale positivo a livello fisico e di fiducia. Tranne che per Pierre-Emerick Aubameyang, evidentemente in sofferenza dopo il rigore sbagliato all’ultimo minuto con gli Spurs. A Rennes il gabonese aveva sbagliato totalmente la partita ed era finito in panchina. Nulla di strano, non fosse che Emery non avesse a disposizione nemmeno Lacazette, squalificato per dopo la gomitata nella gara d’andata con il BATE Borisov.

Da una settimana all’altra però può cambiare tutto, e tutto sta cambiando: Aubameyang ha ritrovato la fiducia dal dischetto dopo aver segnato con lo United, Lacazette potrà giocare dopo lo sconto della squalifica. Mancherà Papastathopoulos per squalifica dopo il rosso dell’andata, ed è un’assenza inevitabilmente pesante perché il greco con Kosicelny stava formando la coppia ideale per affiatamento, esperienza e anche complementarietà delle caratteristiche di entrambi. In una partita in cui mantenere la porta inviolata potrebbe essere più che utile, il greco mancherà. Anche se l’attacco è al completo.

Rimonta no per la difesa, rimonta sì per la forza offensiva. L’enigma lo può risolvere solo Unai Emery, uomo che di Europa League ne ha vinte tre di fila a Siviglia. Ma, a proposito di rimonte, era sulla panchina del PSG in quel 6-1 subito dal Barcellona. Forse ha qualcosa da perdonare a sé stesso, forse rivedrà i fantasmi. Come li rischia di rivedere l’Arsenal, che deve andare oltre a questo match per crescere e imporsi, dimenticando il passato e proiettandosi in un futuro che a Londra sperano sia roseo. E magari con un'Europa League in più.

Sezione: Approfondimenti / Data: Mer 13 marzo 2019 alle 13:40
Autore: Giorgio Dusi / Twitter: @Gio_Dusi
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