La nuova Germania riparte mercoledì 20 marzo dall’amichevole contro la Serbia in un 2019 che deve rappresentare la rinascita dopo il fallimento mondiale. Con la permanenza di Joachim Löw sulla panchina, è cambiato molto in campo: la federazione ha di fatto dovuto scegliere se voltare pagina con i giocatori o con l’allenatore, e ha scelto di mantenere ‘Jögi’ salutando così diversi giocatori che erano dei punti fermi fino a pochi mesi fa.

E così ecco gli addii a Boateng, Hummels e Müller, oltre a Khedira, Hector, Özil, Gomez e altri finiti dietro nelle gerarchie. La Germania riparte da un gruppo giovane, con capitan Neuer a guidarlo e soltanto pochi altri elementi di grandissima esperienza. Nemmeno il portiere del Bayern è però così sicuro di mantenere il posto da qui in poi, perché Ter Stegen a Barcellona sta mostrando di essere forse il miglior portiere al mondo in questo momento. In più Neuer viene da un lungo infortunio, oltre a essere indirizzato verso i 33 anni, che festeggerà settimana prossima.

Anche il resto della squadra è tutto da costruire, a cominciare dal modulo: il Mondiale potrebbe essere stata la definitiva bocciatura per la difesa a quattro con cui la Germania aveva affrontato il quadriennio post vittoria in Brasile, ma una scelta definitiva non sembra sia ancora stata fatta. Per ora, però, Löw andrà alla caccia di un equilibrio con il 3-4-3, con Ginter, Süle e Rüdiger che sono i favoriti per comporre il trio difensivo orfano di Boateng e Hummels dopo quasi 10 anni di intoccabilità.

Una grande conferma arriva in mezzo al campo: Joshua Kimmich, che si conferma sempre più l’erede designato di Philipp Lahm anche per duttilità, visto che nel Bayern gioca ormai stabilmente da terzino destro. In nazionale però continuerà a giocare a centrocampo vicino a Kroos come fa già da settembre, come ha confermato il CT. Sulla destra invece dovrebbe esserci Kehrer, già utilizzato in quella posizione in Nations League, con Schulz a sinsitra.
La duttilità degli interpreti è una delle armi da cui la Germania riparte, insieme al tridente offensivo comandato dai 1996 Werner e Sané. Ce ne dovrebbe essere un terzo a completarlo contro la Serbia, vista l’indisponibilità di Serge Gnabry: si tratta di Julian Brandt, che potrebbe scalzare Marco Reus nell’undici iniziale secondo le indiscrezioni.

La probabile formazione della Germania: (4-3-3) - Neuer; Ginter, Süle, Rüdiger; Kehrer, Kimmich, Kroos, Schulz; Brandt, Werner, Sané.

Sezione: Approfondimenti / Data: Mar 19 marzo 2019 alle 18:59
Autore: Giorgio Dusi / Twitter: @Gio_Dusi
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