La notizia principale è una: la Roma saluta la Champions League agli ottavi di finale. Eliminata, al netto di meriti o demeriti, dal Porto di Sergio Conceiçao, battuta, di fatto, da un "Laziale DOC". Una sorta di beffa oltre al danno. Perchè di danno, stando ai 120 minuti del "Dragao" si è trattato. Danno è l'eliminazione dalla competizione europea, sia dal punto di vista economico, che da quello prettamente tecnico. Una stagione da etichettare, con ogni probabilità, come fallimentare: solo il raggiungimento del quarto posto in campionato potrebbe rendere il tutto quanto meno più accettabile. Ma è inutile dire come, dopo ieri sera, l'avventura di Eusebio Di Francesco sulla panchina giallorossa sia prossima alla fine. Di Francesco che nel post-gara ha preferito non parlare, adirato per la gestione del direttore di gara turco Çakir degli episodi "da Var". Già, perchè anche quest'ultimi hanno generato un danno non da poco alla Roma.

Quanto è accaduto è ormai noto a tutti: trattenuta di Florenzi a pochi minuti dalla fine del secondo supplementare su Fernando (un pizzico in fuorigioco). L'arbitro consulta il Var, concede il penalty, non ferma il tutto per offside e spiana la strada alla rete di Alex Telles. Qualche minuto dopo, contatto sospetto tra Marega e Schick nell'area lusitana. Stavolta Çakir all' "On field review" non ci va proprio, si fida di quanto gli viene detto all'auricolare e lascia giocare. Decisione supponente, che con un minimo di cura in più avrebbe potuto cambiare il destino della gara. Non parla Di Francesco, parlano gli altri ed a fare rumore, di conseguenza, non può che essere il Var. De Rossi, autore del gol del momentaneo 1-1 non ha dubbi: "Quello su Schick è rigore tutta la vita. L'anno scorso abbiamo detto con la tecnologia, probabilmente, saremmo arrivati in finale di Champions, oggi usciamo per colpa della stessa". Diretto il capitano giallorosso, ma tutto sommato pacato. Furiosi, invece, il difensore Kostas Manolas ed il presidente Pallotta che, commentando sempre l'utilizzo della "moviola", si sono lasciati andare a termini piuttosto pesanti. Il primo attacca: "con il Var non è accettabile sbagliare, l'arbitro non ha nemmeno controllato l'episodio di Schick. E' una vergogna, il contatto era netto! Gli arbitri poi ci chiedono scusa, ma le scuse non servono". Ancora più forti le dichiarazioni di Pallotta tramite Twitter: "lo scorso anno avevamo richiesto il Var in Champions perchè ci hanno rovinano la semifinale contro il Liverpool. Stasera, nonostante ci fosse, siamo stati derubati. Mi arrendo, sono stanco di tutta questa merda".

Insomma, Di Francesco non parla, gli altri sì. Il futuro del tecnico ex Sassuolo si deciderà nelle prossime ore, non è impossibile che contro l'Empoli in campionato ci sia qualcun altro al suo posto. La Roma saluta la Champions, forse immeritatamente, ma ciò che conta è che è appesa a un filo, davanti ad un bivio tra ciò che rende una stagione disastrosa o accettabile con vista sul futuro. Ed attenzione, a pieno diritto, anche alla posizione di Monchi: le ultime gestioni del mercato giallorosso sono state, senza mezzi termini, fallimentari. 

Sezione: Approfondimenti / Data: Gio 07 marzo 2019 alle 10:15
Autore: Nicolò Marchese
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