Dopo la sconfitta in Champions contro il Porto, le acque in casa giallorossa sono più agitate che mai. Ufficializzato l'esonero di Di Francesco, sono diventate ufficiali anche le dimissioni del direttore sportivo, Monchi. Troppo grandi le delusioni di questa stagione, per un rapporto che ormai già da tempo sembrava irricucibile. 

Il suo arrivo a Roma, dopo le grandi annate a Siviglia, aveva entusiasmato e non poco i tifosi giallorossi. La coppia con Di Francesco sembrava funzionare, con il punto più alto arrivato l'anno scorso, con il raggiungimento della semifinale di Champions. Piano piano però, si è vista una squadra sempre più allo sbando, e gli acquisti del direttore spagnolo sembravano sempre più inadatti alla causa romanista. Tante le scommesse di Monchi, poche quelle vinte, su tutti quella di Zaniolo. Gli altri affari invece sembrano essere sempre di più dei flop, da Marcano a Pastore, passando per Defrel e Nzonzi. Le imprese svolte a Siviglia non si sono ripetute, la coppia che Monchi formava con Emery non si è ripetuta con Eusebio Di Francesco, che pian piano si è trovato contro diversi giocatori. Le sue scelte non sempre sono state supportate, anche se l'allenatore ha avuto il merito di credere subito in Zaniolo. 

Parlavamo prima della coppia vincente di Siviglia, formata da Emery e Monchi. E proprio da Emery potrebbe ripartire il direttore sportivo, che con tutta probabilità firmerà un contratto di tre anni con l'Arsenal. Sulle sue orme ci sono anche Psg, che cerca di ripartire dopo l'ennesima delusione europea, e il Siviglia, che vorrebbe Monchi addirittura come nuovo presidente. A Roma invece si pensa al futuro: tra i tanti nome ci sarebbero in cima alla lista quelli della coppia Osti-Sabatini, attualmente entrambi alla Samp, che porterebbero poi volentieri Giampaolo sulla panchina prossima della Roma. Gli altri nomi per il futuro sarebbero quelli di Gasperini, che però è blindato dall'Atalanta, e Sarri.

Una cosa è certa ora: a Roma c'è bisogno di ripartire, Monchi è pronto a salutare dopo un'avventura in Italia sotto le aspettative. Anzi, il primo saluto è arrivato proprio da Instagram, dal suo profilo personale. "Roma e la Roma sono una delle cose più passionali che possa offrire il calcio, ecco perchè me ne sono innamorato subito. Vorrei ringraziare tutte le persone con cui ho lavorato in questi anni, non dimenticherò nessuno, tutti hanno contribuito a rendere Trigoria la mia casa. C'è voluto un secondo scegliere la Roma, sarà impossibile dimenticarla. Daje Roma!

Ora si deve però pensare al bene dei giocatori, dei tifosi, dell'intera società, per ripartire dopo tante delusioni. 

Sezione: Approfondimenti / Data: Ven 08 marzo 2019 alle 14:50
Autore: Federico Calabrese
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