Raheem Sterling ha già messo al sicuro il risultato per l’Inghilterra da qualche minuto, dopo che Harry Kane, già due volte a segno e in procinto di chiudere l’incontro con un hat-trick, lo ha pescato in area piccola con un passaggio dal fondo. La nazionale inglese in quel momento sta vincendo per 3-0 contro una sterile Bulgaria e, arrivati al minuto 67’, Southgate che di quella nazionale è commissario tecnico, richiama in panchina Jordan Henderson per far esordire il ventenne Mason Mount. Quattro minuti dopo, come già accennato, Kane dal dischetto fissa il risultato sul 4-0, non prima però di aver assistito a un’altra sostituzione, Jadon Sancho per Sterling. Quella che per Mount è la prima apparizione con la nazionale maggiore dei ‘Tre Leoni’, per l’esterno del Borussia Dortmund è l’ottava ma, d’altronde, per Sancho le luci della ribalta si sono già accese la scorsa stagione tra Bundesliga e Champions League.

Classe ’99, Mason Mount è uno dei giovani del vivaio dai quali il Chelsea di Frank Lampard è ripartito. Il blocco del mercato imposto dalla Federazione ha costretto il Chelsea a trovare delle soluzioni tra le proprie mura, pescando a piene mani dal settore giovanile e, perlomeno guardando a queste gare iniziali, pescando davvero bene. I primi 11 gol della gestione Lampard in PL sono arrivati tutti da ex-giocatori del vivaio. Sette le marcature di Tammy Abraham, attaccante che sembra ormai aver sovvertito la gerarchia che vedeva Giroud come prima punta titolare, una rete di Fikayo Tomori, arrivata contro il Wolverhampton e tre di Mount, l’ultima delle quali realizzata sempre contro i Wolves. Nel 2016 tutti e tre disputavano e vincevano la seconda delle due Youth League conquistate in fila dai Blues ma il legame tra Mount e il Chelsea risale addirittura al 2005, quando il ragazzo era ancora un bambino di sei anni e quando il club londinese lo accettò tra le sue file. Lampard, invece, ha avuto la possibilità di allenare Mount già nella passata stagione con il Derby County. Prima ancora ci fu l’esperienza al Vitesse per il giovane centrocampista, con il quale scese in campo anche in Europa League.

Jadon Sancho è più giovane di Mount di un anno ma la stagione disputata a Dortmund lo ha già reso uno dei giocatori più chiacchierati del panorama europeo. Capace di aprire le difese con i suoi dribbling, di procurare un vantaggio numerico in favore della sua squadra o di crearsi lo spazio per involarsi a rete o per trovare il varco giusto per un assist, l’esterno inglese è stato scintillante lo scorso anno in un Borussia Dortmund che ha accarezzato il sogno di vincere la Bundesliga per più di metà stagione, salvo poi subire la rimonta del solito Bayern. Al terzo anno con i gialloneri Jadon è già un punto di riferimento per la sua squadra e rappresenta uno dei cardini dell’Inghilterra del futuro, il tutto senza aver ancora compiuto vent’anni. Sarà una stagione decisamente importante per lui che, a differenza di Mount, si è già affermato nel grande calcio, trovando anche il primo gol in Champions contro l’Atletico di Madrid nel 4-0 interno della scorsa stagione. Crescere ancora può essere una sfida importante e, allo stesso tempo, già piuttosto complicata, sebbene nelle prime cinque gare della Bundes di questa stagione abbia già raccolto due reti e cinque assist.

La new generation inglese, già affermatasi come una delle più dominanti a livello giovanile, sembra essere in procinto di esplodere anche ai massimi livelli, con Sancho che l’anno scorso ha fatto girare più di qualche testa e con Mount che sembra deciso a ripercorrere i passi del proprio allenatore al Chelsea. Giovani e inglesi, attendono solamente di diventare vincenti con le proprie squadre di club prima e con la propria Nazionale poi. Facile immaginare che molti occhi saranno per loro nella prossima Champions League.

Sezione: Approfondimenti / Data: Mar 17 settembre 2019 alle 15:39
Autore: Francesco Paissan
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