14esimo posto, 23 punti in 24 partite, 25 goal fatti a fronte di 39 subiti, 6 partite senza vittorie. Sono questi i numeri da incubo dello Schalke 04 in una stagione dove tutto sembra andare storto, soprattutto pensando al secondo posto in Bundesliga che era maturato la scorsa stagione.

Lo 0-4 subito in casa dal Fortuna Düsseldorf è la sintesi di queste ultime settimane dello Schalke, che in campionato non segna da 335 minuti. In questo arco di minuti ha invece subito 9 goal. Ieri alla Veltins-Arena si è però probabilmente toccato il fondo, e a dichiararlo è stato proprio Domenico Tedesco nel post-gara in conferenza stampa: “È stata una pessima partita. Non ci abbiamo messo spirito, eravamo nervosi. Ci eravamo preparati bene, ma non siamo stati in partita e non abbiamo combattuto. Il nostro carattere ora è in discussione. Ora siamo nella lotta retrocessione”.

L’allenatore ex Erzgebirge Aue è ritenuto il principale colpevole di questa situazione: le sue scelte sono state spesso oggetto di critiche e difficilmente il campo gli ha dato ragione, come testimonia la classifica meglio di ogni altra considerazione. Nella prima parte di stagione era stato messo sotto accusa per i risultati in Bundesliga, ma Champions League e Coppa di Germania (dove lo Schalke è ai quarti) gli han permesso di rimanere sereno. Poi tra fine dicembre e gennaio risultati e prestazioni avevano fatto tornare il sorriso, prima di sprofondare nuovamente. E se già il 3-0 subito dal Mainz alla Opel-Arena la settimana scorsa lo aveva rimesso in dubbio, lo 0-4 con il Fortuna rischia di essere l’ultima partita del tecnico con i Knappen.

Clement Tönnies, il direttore del comitato direttivo del club, ha però escluso nel post-partita altri cambi di guida tecnica in settimana. “Il nuovo direttore sportivo si presenterà martedì e prenderà le redini della situazione. Ora io non cambierò nulla”. Tedesco, dal canto suo, ha escluso ogni possibilità di dimissioni volontarie, affermando di credere nel suo lavoro. La palla passerà a Jochen Schneider, il nuovo direttore sportivo che prenderà il posto del dimissionario Christian Heidel. Sarà l’ex dirigente del Lipsia a prendere decisioni e avere l’ultima parola sul futuro dell’allenatore.

Intanto ieri a fine partita, dopo l’ennesima vagonata di fischi stagionale riversata sulla squadra, Tedesco è andato sotto la curva a scusarsi in quello che sembrava un chiaro gesto d’addio verso i tifosi. “Ho chiesto scusa ai tifosi per la partita, era il minimo che potessi fare. C’era frustrazione da parte loro” ha spiegato il tecnico. Escluse le dimissioni, non sembrerebbe esserci stato un ultimatum, almeno dalle parole di Tönnies. Ma la situazione si sta facendo sempre più tesa e la posizione del 33enne di Rossano Calabro è più in bilico che mai.

Il termometro della situazione lo definisce bene l’episodio accaduto in campo dopo il fischio finale. Il capitano di ieri Benjamin Stambouli (in assenza di Fährmann, il capitano ‘ufficiale’) nel post-partita ha consegnato la sua fascia di capitano ai tifosi della Nordkurve. La fascia era stata un regalo proprio della frangia più calda della tifoseria dei Knappen: a inizio stagione era stata consegnata alla squadra in segno di sostegno, tanto che porta proprio la scritta ‘Nordkurve Gelsenkirchen’. La richiesta di restituzione ha segnato Stambouli, che nel post gara aveva le lacrime agli occhi: “È stato molto difficile per me. Ma siamo piccoli giocatori se paragonati alla grandezza del club. Darò sempre tutto per lo Schalke”.

Stambouli ha subito il colpo di dover restituire la fascia, ma chi rischia di pagare per tutti è, come sempre, l’allenatore. Heidel, il vecchio direttore sportivo, aveva più volte confermato la fiducia in Tedesco. Ora però l’uomo che più di tutti credeva nell’allenatore di origini italiane se ne sta andando. E il nuovo arrivato Schneider potrebbe non essere così tanto paziente.

Sezione: Approfondimenti / Data: Dom 03 marzo 2019 alle 13:25
Autore: Giorgio Dusi / Twitter: @Gio_Dusi
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