Non riesce il colpaccio all'Olimpia Milano a Madrid, che come all'andata parte forte ma non riesce a resistere all'impeto degli spagnoli, che si confermano assoluta bestia nera per i milanesi (12° scontro diretto perso di fila). Gli uomini di Pianigiani (14-13) scendono al settimo posto in classifica e venerdì si giocheranno una fetta importante di stagione nello scontro diretto contro il Panathinaikos al Forum, di vitale importanza per le speranze playoff di entrambe le squadre.
LA PARTITA – Nei primi minuti di gioco sembra chiaro il piano partita di coach Pianigiani per scardinare la difesa del Real: attaccare in ogni gioco a 2 Tavares. Che sia il portatore di palla a concludere al tiro o il bloccante, ogni pick-and-roll deve coinvolgere il centro capoverdiano, in difficoltà nel trovare il giusto tempismo nell’accorciare o nel droppare sotto canestro. Non è un caso quindi che i primi 17 punti di Milano arrivino tutti sfruttando questa tipologia di gioco, ma sorprende l’incredibile precisione dal campo (9-9) che porta gli ospiti sul +9 (13-20). Il Real non riesce a reagire ed è costretta ad assistere al Mike James Show, che segna in qualsiasi modo e chiude il quarto con 17 punti (!!!) all’attivo, trascinando i suoi sul +14 a fine 1° quarto – solo 3 errori dal campo per i milanesi. Lì dove ha lasciato James, ricomincia Nedovic con la second unit, entrando in ritmo e segnando canestri di pregevoli fattura fra cui una tripla in stepback (34-47). Pablo Laso si infuria con i suoi e si gioca la carta Felipe Reyes – giocatore con più partite all’attivo in Eurolega, superato Navarro – per cercare di raddrizzare il match. Milano tocca più volte il +18 ma poi smette di muovere la palla e di attaccare il canestro, permettendo agli spagnoli di tornare in partita grazie anche ad un ispirato Ayon, bravo ad attaccare un Omic in palese difficoltà. Kuzminskas nel mentre riesce a guadagnarsi qualche libero di esperienza smuovendo un po’ l’attacco di Milano, ma il Real ricuce le distanze e chiude all’intervallo sotto di solo 6 punti (50-56).
Il secondo tempo incomincia con un altro Real Madrid soprattutto nella metà campo difensiva. Pablo Laso ordina a Tavares di stare alto su tutti i blocchi e questo porta indubbi benefici alla squadra, che grazie ad un parziale di 12-4 si affaccia per la prima volta avanti nel punteggio a metà quarto (62-60). Randolph sale di livello, Milano è costretta a togliere Tarczewski dal campo per un fallo (4°) dubbio fischiato a rimbalzo e il Real con due triple di fila di Llull vola sul +8 (73-67). Gli ospiti però non perdono terreno e riescono addirittura a chiudere in vantaggio il 3° quarto grazie ad una tripla sulla sirena di Nunnally (74-75). Il quarto periodo inizia all’insegno dei nervi e della confusione, con le due squadre incapaci di trovare la via del canestro con facilità. James perde una brutta palla e sulla transizione degli avversari Fernandez segna e costringe Pianigiani al timeout a 5 minuti dalla fine (86-80). L’interruzione di gioco giova all’Olimpia che difende forte e che con il 33esimo punto (massimo stagionale) di James ritorna sul -2 con 3’38” ancora da disputarsi. Gli uomini di Laso con 6 punti veloci rispediscono Milano sul -8 e sembrano chiudere la partita, ma una tripla di Nunnally e una penetrazione fulminea di James riportano il risultato in bilico, costringendo l’allenatore spagnolo ad un timeout a 1 minuto e 39 dalla fine. Nessuno riesce più a segnare dall’arco, Milano nel finale riesce a far prendere a Llull un tiro forzatissimo ma sul contropiede successivo Nedovic sciupa tutto cercando un fallo a nove metri dal canestro, regalando il possesso al Real con 3 secondi sul cronometro e di conseguenza anche la partita.
Real Madrid: Llull 14, Randolph 13, Tavares 9 (9 rimbalzi), Ayon 11 (10 rimbalzi), Fernandez 9 punti, Campazzo 7, Carroll 7, Taylor 5, Causeur 2, Deck 2.
Olimpia Milano: James 35 (8 rimbalzi), Nunnally 16, Nedovic 16, Micov 8, Tarczewski 7, Kuzminskas 7.
Top Scorer: Mike James (35 punti, massimo stagionale).
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