"Siamo stati molto vicini. Mentre ero in vacanza, con la mia pinacolada, mi chiamò il mio agente dicendomi 'il Barcellona ti vuole. Vogliono che tu vada a giocare per quattro mesi, poi puoi tornare a LA'". La testimonianza è quella diretta di Carlos Vela, attaccante del Los Angeles FC, ai microfoni di Bleacher Report. Prima che si concretizzasse l'affare-Boateng, il Barcellona avrebbe avanzato una proposta all'attuale capocannoniere della MLS, 27 volte a segno in questa stagione, abbastanza vicino da insidiare il record, registrato nella precedente, da Josef Martinez che allora ne segnò 31. Vela, già apprezzato proprio in Liga, al Real Sociedad per sei stagioni, si è accasato a Los Angeles nel 2018, mettendosi subito in luce e proseguendo allo stesso modo fino a quella che, attualmente, è la sua miglior stagione di sempre. Il gol da funambolo contro i San Jose Earthquakes, quando distese due difensori e il portiere prima di realizzare a porta spalancata, ha fatto il giro del mondo, sebbene a fare rumore sia stato anche l'acceso scambio di battute con il 'mostro sacro' che domina l'altra parte di LA, vale a dire Zlatan Ibrahimovic.

Ibra, una Ferrari in mezzo alle Fiat a suo dire, non è mai stato, esattamente, un giocatore dalla spiccata cortesia ma quella con Vela parrebbe davvero essere una rivalità degna di questo nome. Specialmente dopo le parole del giocatore messicano che, tempo fa, si definì migliore dello svedese, guardando alle statistiche. Il derby giocato pochi giorni fa doveva essere uno showdown di quelli che tanto piacciono agli americani. Vela contro Ibra. LAFC contro LA Galaxy. La doppietta di Ibra nel primo tempo sembrava aver illuso i galattici, portando a 3-1 il risultato in loro favore. Blessing in pieno recupero di primo tempo, ma soprattutto Vela al 53°, hanno invece riportato l'equilibrio nel derby losangelino.

Ibra sembra, tuttavia, essersi comunque divertito e, nel pieno rispetto del suo personaggio, avrebbe avanzato una provocazione che sa, anche se nemmeno più di tanto, di battuta: "Posso tranquillamente giocare in Premier, dunque se lo United ha bisogno di me, io ci sono. Al momento però sono i Galaxy ad avermi, perciò mi spiace ma niente da fare. Il mio lavoro in Europa l'ho fatto. Mi sono divertito, ho vinto 33 trofei e li ho portati qui con me. Posso ancora vincere qualcosa qui e alla fine vedremo dove mi porterà questa avventura".

Sezione: Calcio nordamericano / Data: Mer 28 agosto 2019 alle 12:30
Autore: Francesco Paissan
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