C’è una luce diversa negli occhi di Erik Ten Hag in conferenza stampa e non potrebbe essere altrimenti dopo una nuova impresa della sua squadra in trasferta, stavolta sul terreno della Juventus. Il secondo tempo dei Lancieri è stato memorabile, sia per il gioco sia per la personalità mostrata di fronte a quella che doveva essere una formazione più attrezzata. La conferenza stampa di Ten Hag non ha potuto non celebrare questi 90 minuti: “E' una serata indimenticabile per l'Ajax, abbiamo appena eliminato una delle favorite della Champions League. Abbiamo giocato con fiducia e pazienza: nel primo tempo siamo riusciti a reggere nonostante la pressione della Juventus, poi c'è stata una bella lotta con poche occasioni da entrambe le parti. Sull'1-1 siamo stati fortunati ma poi ci sono stati spazi importanti dove potevamo inserirci”. Un osservato speciale è stato Emre Can, uno dei migliori della Juventus di stasera, sul quale gli olandesi si sono focalizzati: “Nell'intervallo abbiamo parlato di Can, dovevamo pressare su di lui con le ali. Poi con Schöne e De Jong dovevamo stargli più vicini, cercando poi di sfruttare i varchi, andando ad attaccare. La Juventus si è ben difesa ma infine siamo riusciti, dopo tante occasioni, a fare il secondo gol. Anche ad Amsterdam e anche contro il Real Madrid, abbiamo avuto le chance per farne di più e forse dovevamo chiuderla prima ma non posso che essere molto felice e orgoglioso di squadra e staff”.

Che questa gara sia un simbolo di rinascita per il calcio olandese è innegabile e anche Ten Hag ha voluto sottolinearlo: “Per tanti anni è andata sempre peggio per noi ma ora stiamo tornando. In ogni paese ci sono tempi migliori e tempi peggiori. Noi siamo un paese piccolo e può capitare che a volte le cose non funzionino ma ora abbiamo talenti incredibili e con loro in campo non può che andare sempre meglio”. C’è stato tempo poi per parlare dell’Ajax, della società e della sua unica filosofia: “Abbiamo un piano, un progetto e io sono l'allenatore. Facciamo tutto con una filosofia, con una struttura, con un'idea di sviluppo e andiamo avanti con questa idea di costruzione. Se poi giochiamo bene è normale che dei giocatori se ne vadano. Non siamo Real Madrid, Barcellona, Manchester City o Juventus. Molto dipende dall'economia del calcio ma noi siamo creativi nella costruzione di una squadra. Giochiamo con una filosofia e lo faremo anche nei prossimi anni. Lotteremo per ogni giocatore e spero di non perderne troppi: qualcuno se ne andrà ma il vivaio dell'Ajax è forte. Abbiamo visto Ekkelenkamp e come lui ce ne sono tanti altri forti. Lo scouting si sviluppa, se alcuni se ne vanno ne prenderemo altri forti per andare avanti e per crescere: ricominceremo da zero ogni stagione”.

Sezione: Champions League / Data: Mer 17 aprile 2019 alle 00:01
Autore: Francesco Paissan
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