l Liverpool fa sei. Sei volte Campione d'Europa, vendicando Kiev e la rovesciata di Bale, gli errori e gli orrori di Karius. Salah la sblocca dopo centosette secondi su calcio di rigore e la gara s'immobilizza. All'ottantacinquesimo l'uomo del destino, Origi, chiude i conti. Come se fosse scritta la rivincita, una Istanbul al contrario contro il destino per i Reds, mentre il Tottenham, alla prima finale della storia, ha l'onore delle armi. Per averci provato, per averci tentato. Per essersi infranto però contro la muraglia rossa, contro gli errori di Sissoko e contro l'uomo del destino.

Tottenham

Lloris 6 Su Aguero è una benedizione, nulla può su Salah ma dagli undici metri è una lotteria che per il portiere ha pochi biglietti vincenti.

Trippier 5.5 L'esame del futuro e del mercato è rimandato, se di uomini da finale discutiamo: soffre Mané, ma lo farebbero tutti eccezion fatta che per la 4x100 della Giamaica. In fase d'attacco è morbido e leggero.

Alderweireld 6.5 Fisico e spessore, se il Liverpool ha l'Olanda in Van Dijk, il Tottenham risponde col Belgio. Il problema è che poi l'altro giganteggia per tutti i novanta minuti. Lui non sbava, certo. Però perde, due a zero.

Vertonghen 6.5 Lo stesso per Alderweireld, se mettiamo come metro di paragone Matip. Tiene, bene, le difese sono protagoniste. Il rigore è un tracollo psicologico di Sissoko, il raddoppio cade dal cielo, dal destino firmato Origi.

Rose 6.5 Nel primo tempo fa una chiusura su Salah che vale mezzo gol. Ha sicumera e corsa, diagonali efficaci nonostante dirimpettai complicati. Dei suoi è certamente tra i migliori, nonostante dalla sua agisca Alexander-Arnold.

Winks 6.5 Era in dubbio ma ha dato certezze. Ritmi rapidi, pochi tocchi, zero tacchi, bello diretto e verticale. Solo che l'unico binario buono era quello di Son, gli altri davanti erano treni fermi in stazione.(dal 66' Lucas Moura 6 L'uomo del destino stavolta è Origi, non lui. Quando entra, i Reds rabbrividiscono ma finisce lì).

Sissoko 4.5 Allarga il braccio, grida petto, il VAR non perdona. Il primo tempo sbaglia quasi tutto, e quando azzecca una giocata spara il pallone tra gli sberleffi della Kop. (dal 71' Dier 5.5 Entra ma non incide. Il muro crolla coi suoi, quando il Liverpool raddoppia, quando si rende conto che la Champions non sarebbe stata sua)

Son 6.5 Evitata la leva, parte come se suonasse la tromba: è un talento naturale, carica i suoi nel primo tempo, nella ripresa. Sciabola, inserimenti, conclusioni, cavalcate. Perde ma ha l'onore delle armi, pur senza divisa.

Eriksen 5.5 Atteso come grande protagonista, stecca. Una sola parabola, una punizione che davanti trova uno strepitoso Alisson. Gli è mancato, ma forse gli manca, il gradino per essere Grande.

Alli 5 La grande speranza del calcio inglese si infrange sulla diga eretta da Fabinho. Avrebbe dovuto essere la notte in cui il ragazzo si sarebbe trasformato in un uomo, in una stella. Doveva, poteva. (dall'81' Llorente ng).

Kane 4.5 Ha la scusante dell'infortunio che nel primo tempo acquieta l'Uragano. Però tocca pochissimi palloni e intorno l'alveare non ronza a dovere. Riposa, torna in campo. Non s'è ripreso. Una delusione.

Liverpool

Alisson 7 Il primo tempo è una comoda vacanza, protetto alle spalle dalla muraglia rossa. Nel secondo è una meraviglia: spettacolare, decisivo. Al momento è il portiere più forte del Mondo.

Alexander-Arnold 7 Giovane e inatteso eroe di casa, di Liverpool. A Liverpool, col Barcellona. Poi a Madrid, chiusure e solidità. Un'altra gara da protagonista che lo consacra tra i migliori protagonisti nel ruolo.

Matip 7 Joel, due chiusure col lucchetto su Kane, addomesticato nel primo tempo. Si conferma nella ripresa: la Maginot eretta insieme a Van Dijk è impressionante per continuità e bellezza.

Van Dijk 7 Ha il cartellino di platino e un cartellone extralarge: non si passa. Quando nella ripresa chiude in diagonale su Son, che è più veloce e più scattante, dimostra perché è il centrale più costoso del mondo.

Robertson 6.5 Dalla sua il Tottenham non sfonda ma ci prova, a differenza di quanto accade dall'altra parte con Alexander-Arnold. Però tiene bene e cresce, soprattutto nella ripresa.

Wijnaldum 5.5 Fatica a tesser trame, in mezzo, a inserirsi, a dettare tempi. Poteva giocare nel tridente, l'ha fatto coi catalani in semifinale. In mezzo però non incide, sicché va fuori cinque minuti dopo Firmino. (dal 62' Milner 6).

Fabinho 6.5 E' il solito, solido, Fabinho. Che ha spada e fioretto, regia e dinamismo. E' un silenzioso protagonista, quello che non vedi, quello che senti, soprattutto se sei sulla sua strada.

Henderson 6 Capitano e cuore, dà ordine e disciplina ai suoi, in un primo tempo contratto. Cresce, nel secondo tempo. Dall'altra parte il Tottenham si spegne, nelle linee centrali, e lui riesce a giostrare ancor meglio i Reds. I suoi Reds.

Salah 7 Apre col rigore, con il fulmine che congela la partita. Poi corre, scarta, dribbla. Non ha altri acuti, ma quello che spezza i cristalli è decisivo anche per lo svolgimento della partita. Occhio alla corsa al Pallone d'Oro.

Firmino 5 Il dubbio ha avuto il suo perché: non era al meglio, ma per la posta in gioco Klopp decide di schierarlo comunque. Si senor, è il coro che è quasi un mantra che parte dalla marea rossa. Non ricambia con lo spettacolo ed entra l'eroe della semifinale. (dal 58' Origi 7 E' l'uomo del destino, piovuto dal cielo, nelle notti di Champions. In casa col Barcellona, oggi in finale. Rinato, rilanciato, ora campione e pronto per un ruolo da protagonista).

Mané 6.5 Causa il rigore per mani di Sissoko, poi corre e sfreccia rapido, come di consueto.

 

Sezione: Champions League / Data: Sab 01 giugno 2019 alle 23:37
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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