Nelle ore successive alla partita di andata in casa Liverpool non si respirava una buona aria. La vittoria per 2-0 contro il Porto non aveva portato con sé i soliti segnali rassicuranti, ma soltanto una sfilza infinita di dubbi su una squadra perennemente in bilico che nella ripresa ha sciupato troppe occasioni per chiudere già la pratica.

Se quel secondo tempo aveva lasciato l’amaro in bocca, ecco che a una settimana di distanza i Reds mandano in frantumi qualsiasi perplessità con un 4-1 che non lascia assolutamente spazio alle interpretazioni, frutto di un’altra prestazione da incorniciare. Ed ecco che quei gol che erano mancati appena sette giorni fa ritornano prepotentemente in scena: a prendersi il centro del palco questa sera sono i soliti noti del trio offensivo, coadiuvati da un Virgil van Dijk che quando non è impegnato a difendere trova il tempo anche di buttare qualche pallone in porta.

Non c’è scampo per il Porto che, dopo essere partito in quarta, per il secondo anno consecutivo è costretto a subire una cocente sconfitta davanti al suo pubblico, quello che forse sperava proprio nel fattore campo per ribaltare il 2-0 e tentare l’impresa. Purtroppo, questa sera per i sogni dei portoghesi c’è ben poco spazio: non sarà stato clamoroso come il 5-0 dell’andata degli ottavi di finale della passata edizione della Champions League, ma questo 4-1 fa male a una squadra dalle grandi potenzialità, penalizzata da un sorteggio quasi proibitivo contro un Liverpool il cui unico scopo è alzare quella coppa.

Non sarà bella e sfavillante come nella scorsa stagione, ma la squadra di Klopp ha dimostrato ancora una volta di avere il carattere che serve per fare la voce grossa anche nelle situazioni più complicate, quelle in cui a fare la differenza sono il talento e la fame.

Sezione: Champions League / Data: Gio 18 aprile 2019 alle 14:15
Autore: Ada Cotugno
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