La vittoria del Borussia Dortmund sul campo dello Slavia Praga non aveva che acuito l’urgenza, per Barcellona e Inter, di tornare a casa dai novanta e passa minuti del Camp Nou con i tre punti nella borsa. Il vero colpo di scena è stato però quello giunto alle orecchie degli addetti ai lavori, ma soprattutto dei tifosi catalani, della partenza dal primo minuto in campo di Leo Messi, senza il quale il Barcellona ha faticato non poco nelle ultime settimane. L’apporto della Pulga, tuttavia, si è fatto attendere anche ieri sera, non tanto per demeriti dell’argentino quanto, invece, per l’efficacia della gabbia costruita attorno a lui dai centrocampisti e dai difensori dell’Inter. I veri gioielli dell’Inter nel primo tempo, al di là dell’immediato vantaggio di Lautaro Martinez, innescato in profondità da una ottima intuizione di Sanchez, è stata l’organizzazione del primo pressing sulle linee arretrate del Barcellona e la costruzione dell’azione dal basso, grazie alla quale la squadra di Conte ha risalito più volte il campo trovando ampi spazi generati dall’avanzata dei giocatori blaugrana che, a loro volta, cercavano di pressare i nerazzurri già dentro la loro area di rigore. Finché ha funzionato, l’efficacia della costruzione dal basso è stata la vera chiave della notevole prestazione dell’Inter, quella vista nei primi 45 minuti.

La mossa che ha cambiato le sorti del match è rappresentata dall’ingresso in campo di Vidal a scapito di Busquets. Il cileno non ha realmente inciso sulla costruzione tecnica dell’azione catalana ma è stato decisivo con il suo posizionamento e la sua determinazione difensiva nel distruggere il gioco basso interista. Privi di linee di passaggio “sicure” dalla difesa e, minuto dopo minuto, incalzati dal ritmo sempre più elevato del possesso palla avversario, la squadra di Conte nel secondo tempo ha semplicemente smesso di credere in quelli che erano stati i punti forti del suo primo tempo e ha cominciato a cercare Martinez e Sanchez con lanci lunghi, facile preda della difesa del Barça. Poi Messi, di nuovo padrone del gioco e Suarez con la sua doppietta hanno messo la parola ‘fine’ a una partita che si era complicata sensibilmente per la squadra di Valverde, il quale ha a sua volta propiziato la vittoria dei suoi con azzeccate sostituzioni.

La qualificazione per gli ottavi per l’Inter dipende ora dal doppio confronto con il Borussia Dortmund, costretta com’è a non poter più commettere errori. Contro una grande squadra come il Barcellona sono, tuttavia, arrivate delle solide conferme (Lautaro e Barella su tutti) e una dimostrazione di personalità non da poco. Il Barcellona, dal canto suo, ha ritrovato il suo miglior interprete e da lui, inevitabilmente, dovrà ripartire visto che l’attesa per vedere il miglior Griezmann comincia ad allungarsi troppo per i gusti dei catalani.

Sezione: Champions League / Data: Gio 03 ottobre 2019 alle 10:40
Autore: Francesco Paissan
vedi letture
Print