La bellezza non si misura nei trofei vinti, la gioventù è sfrontata e spesso può essere l'arma in più. Però, come spesso accade, le favole calcistiche non hanno un lieto fine, soprattutto se l'eroe è giovane e bello, come da gucciniana prosa. E allora capita che Erling Braut Haaland, mastodontico attaccante che corre i 60 metri in 6 secondi e 64 centesimi, rimane con le polveri bagnate nella gara più importante - finora, è bene specificarlo - della sua carriera. Ha avuto un'occasione, nel secondo tempo, non è riuscito neanche a colpire il pallone. La serata più storta che ci sia non può che essere solo la prima di una serie di gare straordinarie che l'attaccante norvegese giocherà in carriera.

Non è l'unico. Perché nel tridente offensivo del Borussia Dortmund c'è anche Achraf Hakimi, velocissimo, quasi sempre imprendibile per chiunque. Oggi, invece, praticamente imbrigliato dal migliore in campo, Bernat, senza mai dare uno sprazzo di luce nel buio praticamente totale. E poi Jadon Sancho, costo più di 100 milioni, forse l'unico a sembrare all'altezza del Paris Saint Germain e della Coppa dei Campioni. Gli eroi sono giovani e belli, ma non vincenti. E per questo il Borussia Dortmund si arena agli ottavi, con - forse - la speranza di potere rilanciare il guanto di sfida con un anno in più.

Sezione: Champions League / Data: Gio 12 marzo 2020 alle 15:30
Autore: Redazione Eurochampions
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