Sulla clamorosa chance fallita da Marega appena dopo il colpo del 2-0 di Firmino il pensiero dei tifosi portoghesi potrebbe essere ritornato più volte in queste giornate che hanno separato la partita ad Anfield da quella che si giocherà questa sera a Oporto. Segnare un gol ad Anfield poteva essere l’unica occasione per tenere aperti i giochi anche al ritorno, considerando che anche il Dragão potrebbe dare una spinta in più ai suoi giocatori. Il risultato dell’andata sembra invece essere poco meno di una condanna per la squadra di Conceiçao nonostante una prestazione non proprio negativa. La velocità nelle ripartenze e la qualità e la rapidità d’esecuzione del reparto offensivo dei Reds hanno però costretti i Dragões a giocare un tempo e mezzo in apnea, resistendo a fatica alle folate degli esterni inglesi e del tridente terribile schierato da Klopp, quel Mané-Firmino-Salah che anche a Oporto verrà riproposto.

Il Liverpool non sembra la squadra più adatta a giocare una partita “d’attesa” nella quale gestire il vantaggio dell’andata e attendere l’avversario nella propria metà campo. I Reds dovranno giocare al massimo della velocità, anche se il pronostico pende tutto a loro favore perché nella Champions League delle rimonte non è mai saggio giocare con il fuoco. Jürgen Klopp opererà alcuni lievi cambiamenti rispetto alla partita di andata, con il rientro di Robertson che dovrebbe evitare a Milner una gara da terzino. Al centro della difesa oltre all’indispensabile Van Dijk ci sarà Matip che darà riposo a Lovren. Un cambio anche a centrocampo dove, oltre a Fabinho e Keïta, potrebbe rifiatare Henderson ed essere dunque schierato al suo posto Wijnaldum.

Per quanto difficile, dovrà essere proprio il Porto a dover pazientare di più in fase di non possesso, conoscendo la qualità e la pericolosità degli attori principali del Liverpool. Nella gara di andata la squadra di Conceiçao ha però dimostrato di saper operare una buona pressione alta, contro la quale l’avversario inglese non è stato sempre impeccabile in uscita palla. Il Porto potrà poi recuperare due giocatori fondamentali come Pepe in difesa ed Herrera a centrocampo, importanti sia dal punto di vista tecnico sia per la loro forte personalità. L’unica defezione rispetto all’andata sembra essere quella di Corona, uno dei migliori una settimana fa ma infortunatosi contro il Portimonense in campionato. Spazio dunque dal 1’ a Brahimi a completare il centrocampo a 4.

Porto (4-4-2): Casillas; Militão, Pepe, Felipe, Telles; Otavio, Pereira, Herrera, Brahimi; Marega, Soares. All. Sergio Conceiçao

Liverpool (4-3-3): Alisson; Alexander-Arnold, Matip, van Dijk, Robertson; Wijnaldum, Fabinho, Keïta; Salah, Firmino, Mané. All. Jürgen Klopp

Sezione: Champions League / Data: Mer 17 aprile 2019 alle 09:42
Autore: Francesco Paissan
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