Pochettino in conferenza stampa avrebbe dichiarato ai giornalisti che ogni semifinalista avrebbe il 25% di possibilità di vincere la Champions ma solo una squadra ha Lionel Messi. Bastano queste poche parole per descrivere la partita di questa sera, con i Reds che, come Ettore nell’Iliade, si battono fino alla fine delle loro energie ma gli Dei del Calcio questa sera erano tutti dalla parte di Messi ‘piè veloce’ e del Barcellona. Il 3-0 finale è un passivo che punisce gli ospiti ben oltre i loro demeriti ma dall’altro lato il Marziano da Rosario non ha avuto alcuna pietà.
Il ritmo imposto dalle squadre è molto elevato già dai primi minuti. Non si contano i ribaltamenti di campo così come non si contano le giocate di alta classe delle personalità che sia il Barça che i Reds possono schierare in campo. Nonostante la velocità e la qualità mostrate dagli attacchi, le difese non sembrano dare mai l’impressione di cedere sotto la pressione avversaria. Messi e Salah sono i principali protagonisti della serata nei primi venti minuti, con l’egiziano che risponde a ogni giocata dell’argentino e viceversa. Episodio dubbio al 13° quando Matip tocca il pallone con il braccio in area dopo un contrasto con Messi ma Kuipers e il Var decidono di lasciar proseguire il gioco. Il primo squillo della partita è di uno degli ex di serata, Coutinho, che al quarto d’ora trova lo spazio per calciare due volte verso la porta di Alisson, senza però minacciare concretamente il portiere brasiliano. Il Liverpool gioca con personalità ma al ventesimo minuto perde uno dei suoi protagonisti. Naby Keïta è infatti costretto ad abbandonare anzitempo la gara per un problema fisico, lasciando il posto a Henderson. Poco dopo la prima, precoce sostituzione della gara, il Barcellona porta palla con Messi oltre la trequarti avversaria; il campione argentino serve Jordi Alba sulla fascia sinistra, il quale opta per un cross filtrante basso e teso sul quale non arrivano Matip e Van Dijk ma ci arriva eccome Suárez che, in scivolata, beffa Alisson e sigla la rete del vantaggio. Per l’attaccante uruguayano non poteva esserci partita migliore per segnare la prima rete della sua Champions stagionale. Il Barcellona cerca in seguito di trovare al più presto possibile il raddoppio alzando il ritmo ma il Liverpool, seppur con affanno, regge e in certi casi tenta qualche ripartenza.
Il secondo tempo potrebbe bastare da solo per giustificare il pareggio del Liverpool che costringe i padroni di casa ad una inedita difesa a oltranza al Camp Nou. Tre volte i Reds centrano lo specchio della porta con buone chance di segnare, tre volte Ter Stegen abbassa la saracinesca e lascia il conto dei Reds a zero. Già Milner al 46° costringe il portiere blaugrana a una deviazione in corner dopo una grande azione di Salah e un ottimo passaggio di Wijnaldum. Al 52° Salah punge con un diagonale rasoterra da fuori area ma Ter Stegen si abbassa in una frazione di secondo e ci mette la mano. Una seconda volta Milner centra in pieno l’estremo difensore tedesco al 59° ricevendo palla in area in seguito a un cross basso di Salah sul quale Wijnaldum fa velo. Il Barcellona avrebbe una buona chance con Vidal che, servito in area da Messi pochi minuti dopo, sbaglia scelta e invece di calciare tenta un passaggio improbabile in area. E’ però il solito, infinito Messi a stracciare i cuori dei tifosi del Liverpool quando al 74°, in un secondo tempo a tinte prevalentemente Reds, segna il 2-0 raccogliendo un rimbalzo del pallone sulla traversa dopo una conclusione di Suárez, il quale era stato servito a pochi metri dalla porta di Alisson da Sergi Roberto, a sua volta imbeccato, di nuovo, da Messi. La Pulga arriva così a 599 gol in carriera ma il numero sembra davvero non andare giù all’argentino. Punizione dal limite all’82°, calcia Leo Messi. La palla sopra la barriera e si infila all’incrocio alla destra di Alisson. Anche le stelle in cielo si fermano a guardare questo 600° gol. Salah poco dopo avrebbe sul piede il pallone del 3-1 dopo un salvataggio sulla linea di Lenglet ma questa non è, non è mai stata la serata del Liverpool e il pallone calciato dall’egiziano si stampa sul palo. E’ Dembélé a mettere la parola ‘fine’ sulla gara, divorandosi l’occasione del poker a due passi da Alisson.
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