La striscia vincente di inizio millennio ormai è alle spalle. Complice l'esplosione del PSG, il Lione si è dovuto spesso e volentieri accontentare del podio nel campionato francese, consolidando però il suo ruolo di seconda forza della Ligue 1. In Europa, non proprio una forza: nella passata edizione della Champions ha centrato gli ottavi di finale, un traguardo che mancava da quasi dieci anni. La stagione è iniziata con un cambio di rotta in panchina: Bruno Genesio, l'allenatore cresciuto in casa, ha salutato l'Oympique dopo 12 anni in società con i ruoli più disparati. Al suo posto, l'ex terzino brasiliano Sylvinho, alla prima da allenatore dopo le esperienze tra Inter e Brasile al seguito di Robetrto Mancini e Tite. Una scommessa, per rilanciare le ambizioni di Aulas: fin qui, due vittorie e una sconfitta in tre gare di Ligue 1.

Il mercato -
Finanziato dalle cessioni stellari di Ndombélé e Mendy, il Lione ha fatto le cose in grande per sostituire i partenti (tra cui c'è anche Fekir, l'anno scorso non al top). I francesi hanno pescato nel segno della gioventù, in Francia e non solo: 25 milioni di euro per Jeff Reine-Adélaïde, 24 per Joachim Andersen. Dal Lille sono arrivati Mendes e Koné, in Brasile s'è pescato il talentino Jean Lucas. Oltre ad Andersen, altra vecchia conoscenza del calcio italiano è Ciprian Tatarusanu, vice di Anthony Lopes.

La stella - Memphis Depay 
Se Fekir l'anno scorso è andato a corrente alternata, anche l'olandese classe '94 ha qualcosa da rimproverarsi. Però, dopo aver fallito il grande salto al Manchester United pare aver trovato la propria dimensione. Da sinistra si accentra e fa il bello e il cattivo tempo. 22 gol stagionali due anni fa, nella stagione '18/19 si poteva far meglio sotto porta (appena 12 in 49). Vanno aggiunti, però, i 16 assist: buona parte della produzione offensiva della squadra dipende dalla sua inventiva e dai suoi scatti.

La possibile rivelazione - Houssem Aouar
Non proprio uno sconosciuto. Alfiere di Tousart nell'Under 21 che è arrivata in semifinale nell'ultimo Europeo di categoria, compagno del buon Lucas anche al Lione. Classe '98, porta il numero 8 sulla schiena: da queste parti pesa, eccome. È il numero di un certo Juninho Pernambucano. Da cui, fin qui, Aouar non ha ereditato la capacità balistica. Nato come esterno di centrocampo, è stato progessivamente al centro sotto la guida di Bruno Genesio, migliorando nettamente sotto il profilo difensivo. Senza dimenticare la familiarità col gol: nell'ultima edizione di Ligue 1, sette gol e otto assist. Il gioco del Lione passa da lui, il futuro anche.

L'undici tipo
La variabilità tattica di Genesio, per ora, non c'è. Sylvinho ha impostato un 4-3-3 relativamente tradizionale. Il Lione s'affida alla verve dei suoi esterni offensivi e dei giovani su cui ha impostato il proprio futuro il club. Curiosità per come sarà inserito Jeff Reine-Adélaïde, scuola Arsenal, esploso all'Angers da esterno offensivo ma fin qui schierato da interno di centrocampo nella prima di campionato.

Oggi giocherebbe così - (4-3-3): Lopes; Dubois, Denayer, Andersen, Koné; Auoar, Mendes, Tousart; Traoré, Dembélé, Depay.

Coefficiente di difficoltà - 3,5/5

Sezione: Champions League / Data: Gio 29 agosto 2019 alle 12:47
Autore: Redazione Eurochampions
vedi letture
Print