Con il poker di ieri sera dell'Inter ai danni del Lecce si è conclusa la prima giornata del nostro campionato. Dieci partite molto divertenti ricche di spettacolo e di tanti gol; ma per un momento tutto questo è stato messo da parte da un fatto inaspettato. Domenica sera Siniša Mihajlović si è presentato in panchina per guidare il suo Bologna nella trasferta contro l'Hellas Verona.

Lo scorso 13 luglio il tecnico serbo aveva dichiarato di aver contratto una forma acuta di leucemia e da un mese a questa parte ha iniziato la cura contro questa malattia. Evidenti, infatti, sul volto i segni delle pesanti cure a cui si sta sottoponendo. Ma i suoi occhi, appena messo piede sul campo, non mentivano. Occhi di chi vuol lottare, in cui si poteva leggere l'ardore e la grinta nell'affrontare questo male, così da tornare presto a lavorare con i suoi ragazzi ogni giorno con serenità. Sin da quell'annuncio di metà luglio nelle sue parole e nelle sue lacrime non c'è mai stata rabbia, ma rispetto per la malattia e tanta voglia di lottare, e soprattutto vincere. Come da calciatore anche ora lo spirito e il carattere di chi non molla mai sono sempre stati i suoi punti di forza. Siniša sa bene che la strada verso la guarigione sarà ancora lunga e difficile ma accanto a lui, oltre all'affetto della sua famiglia, c'è tanta gente che condivide la passione per questo sport e vuole rivederlo al più presto sui campi in buona salute.

Auguriamo tutto il meglio possibile a mister Mihajlović nella sua battaglia contro questo male, che potrà debilitare il suo corpo ma non la sua anima da guerriero.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 27 agosto 2019 alle 15:30
Autore: Andrea Lizzano
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