Due squadre con grandi difficoltà in campionato, dove la Champions sembra allontanarsi inesorabilmente, ma con grande piglio in Europa e con la possibilità di ribaltare i verdetti scritti in patria.

L'Arsenal mette in campo il rodato 3-4-1-2 disposto da Unai Emery. I Gunners, orfani di Aaron Ramsey, schierano Xhaka e Guendouzi supportati ai lati da Kolašinac e Maitland-Niles, davanti i soliti tre con Özil sulla trequarti e il tandem Lacazette-Aubameyang.

Decisamente più camaleontico il Valencia. Marcelino cerca di costruire un 3-5-2 speculare, inserendo addirittura quattro difensori centrali di ruolo, con Diakhaby avanzato a schermo davanti alla difesa. Davanti la coppia leggera Rodrigo-Guedes.

La partita sembra volerla fare l'Arsenal,ma è il Valencia a mettere la firma sulle prime occasioni. Più di una volta la palla danza pericolosamente in area, finché sugli sviluppi di un angolo Rodrigo colpisce di testa in direzione di Diakhaby che si limita a sospingere la sfera in porta. Dopo undici minuti il Valencia è meritatamente in vantaggio.

Il gol dà nuova linfa agli spagnoli che alzano la pressione e sembrano avere il pallino del gioco, ma proprio nel momento di maggior brillantezza arriva l'1-2 micidiale dell'Arsenal.

Il pareggio arriva grazie a una percussione di Aubameyang, il giocatore del Gabon prende in contropiede la difesa avversaria inducendo Neto a una frettolosa uscita che lascia la porta sguarnita per il comodo piattone di Lacazette. Il 2-1 arriva su un'altra dormita della difesa, nella fattispecie di Roncaglia, l'ex Fiorentina perde Lacazette sul cross dalla trequarti di Kolašinac; il francese colpisce quasi indisturbato, insaccando con l'aiuto di un non impeccabile Neto che respinge maldestramente sul palo.

Dopo questo quarto d'ora scoppiettante la partita si normalizza con un rinnovato possesso palla Gunners (58%-42% alla fine del primo tempo) e occasioni meno pericolose, fatta eccezione per una conclusione di controbalzo di Aubameyang di poco alto.

Ancora Arsenal nel secondo tempo, quando Lacazette al 64’, forse disorientato dalla presenza davanti a lui di Roncaglia, buca clamorosamente il pallone che poteva valere il 3-1.

Ancora più clamoroso l'errore da pochi passi due minuti più tardi, il francese si fa ipnotizzare da Neto che respinge con le gambe.

Prova a rianimare la squadra Marcelino con gli ingressi di Wass e Gamiero e ed è proprio quest’ultimo a creare le due occasioni migliori, con un taglio profondo neutralizzato dall'uscita di Ćech e una giocata da funambolo in mezzo all'area viziata però da un fuorigioco non visto.

L'ultimo squillo dell'Arsenal è ancora vincente, dopo una prima conclusione del subentrato Mkhitaryian, il solito Kolašinac serve sul secondo palo un ben appostato Aubameyang che chiude il match e sposta con forza l'equilibrio del doppio confronto.

Una vittoria meritata per l'Arsenal che ha saputo sfruttare le molte occasioni lasciate da una difesa del Valencia decisamente rivedibile in questo esperimento con i tre centrali. La squadra di Marcelino deve soprattutto rivedere alcuni movimenti difensivi, vista comunque la buona fase di costruzione.

Sezione: Europa League / Data: Gio 02 maggio 2019 alle 23:06
Autore: Alberto Falcomer
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