L’Arsenal elimina il Napoli vincendo pure al San Paolo, per 0-1. Il gol di Lacazette nel primo tempo direttamente da calcio di punizione ha di fatto stroncato sul nascere le piccole speranze di rimonta degli azzurri, che avevano pure iniziato bene. Di lì in poi la gara si è sviluppata su un filo conduttore piuttosto monotono: padroni di casa spesso in possesso, ospiti attenti a non lasciare la possibilità di riaprire un discorso qualificazione chiuso.

Al Napoli serviva una prestazione perfetta che, semplicemente, non è arrivata. A dire il vero l’approccio dei partenopei è stato positivo, con tanta voglia di provare a mettere in difficoltà gli avversari. Una voglia che si è tramutata in qualche buona occasione per sbloccare il match: Milik si è visto annullare un gol per fuorigioco millimetrico, Callejòn ha sparato addosso a Cech dopo un bel contropiede. Il polacco e lo spagnolo sono stati fra i peggiori in assoluto, entrambi poco lucidi nelle rifiniture. L’errore di valutazione compiuto da Meret sulla punizione di Lacazette si è rivelato decisivo: il gol subito ha smorzato l’entusiasmo del pubblico e soprattutto dei ragazzi di Ancelotti, che da quel momento non hanno mai messo in discussione la qualificazione. Il tecnico stesso ha provato a spronare i suoi sostituendo Maksimović con Mertens, optando quindi per un atteggiamento ultra-offensivo: il risultato è stato modesto, dato che l’Arsenal che non è mai sembrato troppo in difficoltà.

Mai in difficoltà, c’è da dirlo, anche per suoi meriti. L’organizzazione difensiva proposta da Emery oggi è stata abbastanza impeccabile, salvo qualche sporadico errore dei singoli; Sokratis, Koscielny e Monreal hanno comunque garantito a Cech una serata tranquilla, considerando la forza dell'avversario. Il tutto è stato facilitato dal colpo da campione tirato fuori da Lacazette, in un momento della gara che per i Gunners non era semplicissimo, dopo l’uscita dal campo di Ramsey per infortunio (muscolare, non sembra gravissimo). In scioltezza quindi i londinesi hanno amministrato un vantaggio ampio, dando l’impressione di essere in controllo anche su un campo mai semplice. Bene in tal senso Xhaka a centrocampo, ordinato e preciso; un po’ sottotono lì vicino Torreira.

Sezione: Europa League / Data: Gio 18 aprile 2019 alle 22:55
Autore: Gianluigi Sottile
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