In questi giorni si è parlato parecchio del paradossale gol di Fernando Llorente in Manchester City-Tottenham di mercoledì: le norme regolamentari in merito a quella peculiare situazione di gioco cambieranno dalla prossima stagione, dunque lo spagnolo ha segnato una rete considerabile regolare solo fino a giugno. Si pensi a quanto sono state tutelate entrambe le squadre con l’utilizzo della VAR in quella gara, poi si pensi al fatto che ieri sera il Benfica è stato eliminato dall’Europa League per mano dell'Eintracht Francoforte anche a causa di un gol palesemente in fuorigioco segnato da Kostić, con la terna arbitrale che non ha ravvisato l’irregolarità dell’azione. Non è mai bello dare tanto spazio agli episodi, ma è il caso di ricordare per l’ennesima volta che introdurre la tecnologia in campo è diventata una necessità per tutelare i club ed il gioco in sé: i mezzi per fare meglio di così ci sono e non sfruttarli a partire dal prima possibile sarebbe un’oscenità. Fortunatamente, già nella finale di Baku la tecnologia sarà a disposizione dell’arbitro designato.

Chi i suoi mezzi li ha sfruttati benissimo è stato invece l’Eintracht, aldilà del gol irregolare. I tedeschi hanno disputato la classica partita perfetta alla Commerzbank-Arena, dimostrando di aver ampiamente imparato la lezione del Da Luz. In fase difensiva l'urto di Félix e co. è stato retto benissimo, concedendo poco, mentre in avanti sono stati utilizzati i movimenti combinati di Gaćinović, Rebić e Jović per sfruttare al meglio la lentezza dei difensori del Benfica, individuata come punto debole per aprirsi dei varchi. Lungo i 180 minuti, i ragazzi di Hütter hanno dimostrato di saper interpretare i diversi momenti della gara, mostrando una lucidità che difficilmente si riconosce ad una squadra così giovane.

La lucidità è invece paradossalmente mancata all’esperto Benfica, che ieri sera ha sicuramente perso la calma. L’espulsione di Bruno Lage per le proteste successive alla rete di Kostić ha trasmesso un segnale negativo che le Aquile hanno trasformato in una prestazione scialba, né propositiva né attenta. La scelta di effettuare praticamente solo fase difensiva nel primo tempo non ha pagato, e quando nella ripresa i lusitani hanno alzato un po’ il proprio baricentro non hanno trovato la stessa efficacia dell’andata. Ha deluso João Félix, che era stato imprendibile al Da Luz; così come lui i vari Seferović, Rafa e Gedson Fernandes. Errori strategici ed individuali: quella dei portoghesi è stata una prestazione quasi ascrivibile ad un manuale su come non gestire un doppio vantaggio in una doppia sfida.

Sezione: Europa League / Data: Ven 19 aprile 2019 alle 13:15
Autore: Gianluigi Sottile
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