Ángel Di María è un giocatore finito? Macché, l'argentino fa a letteralmente a fette il Real dimostrando, per chi avesse avuto qualche dubbio, di essere ancora uno dei migliori al mondo. Alle spalle i problemi delle ultime stagioni, spazio alla miglior versione possibile di un talento che non alcuna voglia di tramontare.

La vendetta dell'ex non perdona mai, verissimo. E' proprio contro la sua ex squadra, con la quale vanta ottantacinque assist e trentasei gol in 190 presenze e una Champions da protagonista, che il Fideo si scatena conquistando, forse una volta per tutte, il cuore dei tifosi del PSG. Serviva una prestazione così per far dimenticare i tanti dubbi sulla sua condizione fisica e mentale, sulle sue motivazioni. Senza Neymar, Mbappé e Cavani è toccato a lui salire in cattedra nella competizione nella quale si sente più a suo agio, la Champions. 

Prestazione gigantesca e non soltanto per i gol: il Fideo inventa calcio, domina la partita come nessun altro. Il pubblico del Parco dei Principi si stropiccia gli occhi dinanzi a tanta classe. Se il PSG gioca forse la sua miglior partita in Europa, distruggendo un Real sempre più in crisi, è proprio per merito suo.

Ora Tuchel sa che non potrà più fare a meno di un talento così. Messaggio lanciato anche al ct Scaloni, che negli ultimi tempi lo avevo lasciato fuori preferendogli De Paul. Ma questo Di Maria non può restarsene in panchina a guardare i compagni, sarebbe uno spreco.

Sezione: News / Data: Gio 19 settembre 2019 alle 13:14
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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