Sempre più scure le nubi sul triangolo Atletico-Griezmann-Barcellona che è già in grado di generare turbolenze prima ancora che si apra il prossimo mercato. Dopo la riapertura dei catalani verso un possibile nuovo attacco per aggiudicarsi i talenti dell’uomo da Mâcon, pronti a sfruttare una clausola da 120 milioni di euro da spendere già in giugno, il discorso già imbastito sembrerebbe aver subìto una battuta d’arresto dopo le dichiarazioni radiofoniche di Manu Carreño a El Larguero e, nello stesso programma, di Carles Rexach che per diversi anni ha svolto compiti tecnici e manageriali nel Barcellona. A impedire il trasferimento del piccolo diavolo francese in terra catalana sarebbero proprio i giocatori del Barça, infastiditi dal tira e molla della passata stagione in cui Griezmann si rivolse per via televisiva ai tifosi dell’Atletico (indirettamente anche a quelli blaugrana), dichiarando di voler rimanere a Madrid. Un anno dopo quella decisione sembrerebbe essersi ritorta contro le possibilità di un arrivo di Griezmann al Barcellona.
Nel frattempo, i Rojiblancos avrebbero individuato il possibile futuro difensore centrale da inserire sulla scacchiera di Simeone. L’Atletico da diversi anni guarda con un occhio di riguardo al mercato portoghese e anche per sostituire Diego Godín, quasi certamente in partenza in estate, il rilievo sarebbe un giocatore del vicino Portogallo ovvero Rúben Dias, classe 1997, in forza al Benfica. Sul ragazzo pende una clausola da 60 milioni di euro che l’Atletico quasi certamente vorrà negoziare. Il fit tecnico del difensore portoghese però sembra piacere alle alte sfere dei colchoneros che dovranno in ogni caso trovare un giocatore da affiancare a José Giménez. La giovane età del ragazzo del Benfica è poi un altro elemento da considerare se è vero che i biancorossi stanno per incominciare un naturale processo di rinnovamento. Prima ancora di affrontare questo tema però, Simeone vorrà innanzitutto capire se, per la prossima stagione, avrà a disposizione Antoine Griezmann, anche perché se il francese dovesse poi andare via da Madrid i piani di rinnovamento dei colchoneros diventerebbero ben più urgenti.
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