Non è di certo una sorpresa visto che le parti avevano già manifestato la volontà di proseguire insieme ma è di queste ore la notizia dell’ufficialità del rinnovo di Jan Oblak con l’Atletico Madrid. Un prolungamento del contratto era in realtà già nell’aria qualche mese fa, mancavano, come si dice in questi casi, solamente i dettagli che evidentemente devono essere stati rifiniti a dovere. Oblak rinnova fino al 30 giugno del 2023, sposando la causa dei colchoneros per altri quattro anni e diventando già in questo momento della stagione uno dei cardini sui quali costruire l’Atletico del futuro. Una conferma niente male per Diego Simeone che, per almeno altri quattro anni, potrà avere a disposizione uno dei tre migliori portieri al mondo a disposizione, sia per capacità tecniche sia per valore economico. Lo sloveno vale, secondo Transfermarkt, ottanta milioni ed è l’unico portiere al mondo, assieme a Ter Stegen, ad essere associato a quella cifra. Per valori tecnici poi basta guardare l’ultima partita di campionato contro il Celta Vigo, in particolare gli interventi su Boudebouz e Boufal, due gol già fatti che sono invece stati “annullati” dalle mani del portierone dell’Atletico.

La storia di Oblak e dell’Atletico, iniziata nel luglio del 2014, è dunque destinata a proseguire. Furono 16, allora, i milioni spesi dai Rojiblancos per assicurarsi i servigi dell’estremo difensore sloveno, che allora aveva ventuno anni, dal Benfica che ne deteneva i diritti. Sarebbero molti, molti di più quelli che si andrebbero a spendere ora per un portiere che, nel frattempo, è stato uno dei protagonisti della storia colchonera dopo la storica Liga del 2013/14, anno in cui Oblak si è comunque consolato diventando campione nazionale in Portogallo. Con l’Atletico ha vinto una Supercoppa l’anno seguente, l’Europa League della passata stagione e la Supercoppa Uefa di quest’anno, diventando nel frattempo un imprescindibile della squadra di Simeone. A 26 anni per lui è già tempo di diventare una bandiera dell’Atletico.

Sezione: News / Data: Mer 17 aprile 2019 alle 16:39
Autore: Francesco Paissan
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