Tammy Abraham ha 21 anni e una promettente carriera in Blues di fronte a sé ancora da esplorare. Adrian è passato da riserva del West Ham a riserva del Liverpool a titolare nella finale di Supercoppa Europea, tutto nel giro di un’estate. Stéphanie Frappart, non il solito ‘fischietto’ che siamo abituati a vedere, come primo arbitro donna designato per un incontro di calcio maschile così prestigioso in Europa, ha diretto con grande maestria una partita viva e piacevole, vinta dal Liverpool sul Chelsea ma con molta più fatica di quanto si poteva prevedere dopo i primi 90 minuti di Premier League. Questi tre sono i protagonisti, certo inaspettati, della notte di Istanbul, della finale di Supercoppa Europea.

Chi si aspettava un finale e una finale scontati ha dovuto ricredersi, specialmente dopo aver visto la prima frazione di gioco, tutta o quasi a tinte Blues. Dopo l’immediato inizio baldanzoso del Liverpool, è stata proprio la squadra di Lampard a prendere in mano il pallino del gioco, costruendo azioni rapide ed elaborate con scambi brevi e di prima intenzione per risalire il campo con Kante e Jorginho a sgusciare tra gli avversari a metà campo mentre i giocatori d’attacco del Chelsea rimanevano in costante movimento senza palla per offrire soluzioni in profondità. La linea difensiva del Liverpool, fenomenale nei duelli fisici, è sembrata soffrire terribilmente quando chiamata a coprire grandi spazi e ad approfittarne sono stati soprattutto Pedro sulla sinistra e Giroud al centro. L’1-0 è proprio del francese che, tagliando verso l’area di rigore, viene dimenticato dalla premiata coppia Van Dijk-Matip e, davanti ad Adrian, non deve fare altro che incrociare il tiro. Pulisic, autore dell’assist per Giroud, pochi istanti dopo si vede annullare un gol per fuorigioco. Segnalazione corretta a salvare, una volta in più, la difesa dei Reds, ancora piuttosto bloccata in ripiegamento. Il Liverpool rientra negli spogliatoi con più dubbi che certezze, eppure l’ingresso in campo di Firmino basta per rimescolare le carte e resettare il punteggio sull’1-1. Il gol è di Mané, liberato dal tocco del brasiliano dalla dentatura brillante, abilissimo ad anticipare il portiere Kepa in uscita. La banda di Klopp non approfitta fino in fondo del momento favorevole dopo il pareggio e la gara va spegnendosi, perlomeno fino al 75° quando un miracolo, un doppio miracolo di Kepa è serivto per tenere a galla i londinesi mentre all’82° Mount, neo-entrato del Chelsea, si vede annullare un altro gol per fuorigioco.

I supplementari sembrano, a quel punto, la soluzione meno opportuna per veder aumentare i giri motore dell’incontro, otto minuti dentro la prima frazione il risultato però si sblocca. Mané accelera sulla sinistra e serve in profondità Firmino, il quale fa parete e restituisce il pallone al compagno che calcia al primo tocco e spara il pallone sotto alla traversa per il 2-1. Il colpo inflitto è duro, specialmente per una formazione reduce da un sonoro 4-0 all’Old Trafford. I ragazzi di Lampard dimostrano invece carattere e proprio Abraham, subentrato a Giroud, si conquista un rigore dopo essere stato atterrato in area nientemeno che da Adrian. Jorginho sul dischetto ed è nuova parità. La gara prosegue stanca verso la fine, con i 22 interpreti che, sull’inadeguato terreno di Istanbul, attendono solo i rigori ed è lì che la Frappart, scoccato il 120° manda tutti.

Dal primo rigore di Firmino al quarto, in ordine di apparizione, di Barkley, nulla da segnalare se non il solito penalty calciato con il salto da Jorginho. 2-2 sul conteggio dei rigori e Kepa quasi para il rigore di Origi. Mount spedisce il pallone all’incrocio e tocca di nuovo al Liverpool. Alexander-Arnold sceglie nuovamente l’angolo sinistro e, ancora una volta, Kepa tocca ma non in maniera decisiva. Emerson, Salah e si arriva all’ultimo tiratore designato. Abraham contro Adrian, 5-4. Emerson, nel tiro precedente, aveva scelto la soluzione centrale. Così fa anche Abraham ma Adrian accenna soltanto il tuffo, parando la sfera con la gamba destra e rialzandosi solo per esultare assieme ai suoi compagni. I Reds mettono così in bacheca la quarta Supercoppa Europea della loro storia, lasciando a bocca asciutta Lampard e il suo Chelsea. L’ex-Blues può comunque restare soddisfatto di quanto i suoi giocatori hanno mostrato in campo, dimostrando di aver già messo alle spalle la brutta caduta di pochi giorni fa. Può festeggiare ancora Klopp con i suoi Reds che, con questo trofeo in mano, potranno riprendere il loro cammino in campionato con più motivazioni e maggiore determinazione.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 15 agosto 2019 alle 08:13
Autore: Francesco Paissan
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