Si alza il sipario sul grande calcio europeo, oggi si fa sul serio, non si scherza più, questo non è calcio d'agosto. In scena, ad Istanbul, la finale di Supercoppa europea, una sfida, ancora una volta dopo il doppio trionfo della scorsa stagione, tutta inglese, una prima 'assoluta' tra due formazioni della Premier (mai capitato nelle precedenti 43 edizioni).  Sarà Reds contro Blues, sarà Jurgen Klopp, ormai salito di diritto nell'Olimpo dei grandissimi, contro Frank Lampard, al debutto da allenatore in una partita di questo calibro. Il Liverpool campione d'Europa e il Chelsea, vincitore - con Maurizio Sarri - dell'Europa League

Klopp vuole a tutti i costi portare a casa anche questo trofeo per chiudere un cerchio europeo da stroppicciarsi gli occh. Dopo la sconfitta nella finale di Community Shield contro il City a Wembley la voglia di rivalsa è tanta. Di buon auspicio la sonora vittoria nel debutto di Premier League contro il Norwich, i favori del pronostico sono tutti dalla parte dei Reds: "Non sapevo che tutti si aspettassero vincessimo. Ma non è un problema. Rispettiamo molto il Chelsea, noi dobbiamo essere molto concentrati". Ancora una volta nel destino del Liverpool c'è Istanbul, una città che non può non evocare lieti ricordi: "So quanto sia speciale Istanbul per ogni tifoso del Liverpool. Nessuno dimenticherà il 2005. Ho giocato qui una volta con il Dortmund e l'atmosfera era eccezionale. C'è una grande comunità di tifosi del Liverpool qui in Turchia. Vogliamo giocare e speriamo di poter rendere questo posto speciale anche per questo gruppo", ha sottolineato Klopp ricordando il successo in Champions in quella rocambolesca finale contro il Milan. I Reds dovranno fare a meno di Alisson e Lovren, che i rumors di mercato accostano alla Roma ma possono confidare sulle qualità e il buon stato di forma di Keita, Mané e Salah.

4 sberle nel week invece per i Blues, orfani della loro stella più luminosa, Hazard, finita al Real. Lampard però ci vuole credere, l'impresa è possibile: "Sarà una delle mie prime partite ufficiali da allenatore del club. Ogni giocatore deve essere consapevole dell'importanza della partita per questo club. Dobbiamo dare tutto perché sarà dura ma non possiamo uscire dal campo pensando 'ce l'avremmo potuta fare' oppure 'abbiamo perso l'occasione' o 'non eravamo abbastanza pronti' o accampare altre scuse".

Lampard è determinato a conquistare quella Supercoppa che non è riuscito a portare a casa in due tentativi da giocatore. Nel 2012 "credevamo di essere i più forti e siamo stati travolti dai nostri avversari in quella che è stata una partita terribile per noi (sconfitta 4-1 contro l'Atlético)", ha ricordato. "Contro il Bayern (vittoria dei bavaresi ai rigori, ndr) è stato completamente diverso. Abbiamo fatto un'ottima partita. Avremmo potuto vincere la gara; loro hanno segnato nel finale e poi abbiamo perso ai rigori. Ho avuto due grandi esempi di una partita importantissima persa in modi differenti e questo non può che motivarti ancora di più".

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 14 agosto 2019 alle 14:15
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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