Il derby tra Roma e Lazio è uno dei più accesi e passionali, sia dentro che fuori dal campo, del nostro calcio. Il primo "derby della capitale", valevole per il campionato di serie A , si giocò l'8 dicembre 1929 sul terreno della Rondinella, che sorgeva nello spazio oggi compreso fra la Curva Nord dell'Olimpico e il Palazzo dello Sport. Da subito, l'incrocio fra i due club romani costituì un evento sentito in tutta la città, con risvolti pesanti dal punto di vista dell'ordine pubblico, tanto che le autorità valutarono persino di non far disputare l'incontro. I romanisti non perdonavano ai laziali lo sdegnoso rifiuto opposto dal generale Vaccaro di unire le forze e formare un'unica squadra della capitale. Infatti, due anni prima l'Alba Roma, il Roman e la Fortitudo Pro Roma (tre piccole società di Roma) si erano fuse per fondare proprio l'Associazione Sportiva Roma e competere così con le grandi squadre del Nord Italia. I giallorossi vinsero quel primo storico derby, in casa della Lazio, grazie ad una prodezza del loro centravanti Rodolfo Volk.

 

Da quel lontano dicembre del 1929 vi sono stati altri grandi derby scolpiti nei cuori e negli occhi di tutti i tifosi. Nonostante la grandezza e la storia delle due squadre le bacheche non sono così piene di trofei. La Roma può vantare tre scudetti e nove coppe Italia mentre la Lazio ha uno scudetto in meno dei rivali e sei coppe Italia. I biancocelesti vinsero la loro ultima coppa nazionale nella stagione 2012/2013 proprio in finale con la Roma, grazie alla rete del bosniaco Senad Lulic; una vittoria che la Lazio potrà esibire sempre in occasione di ogni stracittadina per provocare gli acerrimi rivali.

 

In campo europeo sono invece le Aquile a prevalere grazie alla vittoria della Coppa delle Coppe del 1999 (ultima edizione della competizione) e della Supercoppa Europea, della stagione seguente, contro il Manchester United di Sir Alex Ferguson. La Roma può esibire in bacheca solo la Coppa delle Fiere (antenata della Coppa Uefa prima e dell'odierna Europa League poi) della stagione 1960/61, che però l'Uefa, in base a quanto deciso nel 2005, non riconosce come propria competizione e quindi non conteggia. I giallorossi, però, a differenza dei rivali, hanno raggiunto la finale della Coppa dei Campioni/Champions League. Ciò avvenne nella stagione 1984/85 ma è una partita che tutti i romanisti preferirebbero dimenticare, poiché persero l'ambito trofeo sul terreno di casa contro gli inglesi del Liverpool ai rigori; o meglio contro il loro portiere, Bruce Grobbelaar, che ipnotizzò Conti e Graziani, prima dei loro penalty, con la sua “spaghetti dance”.

 

La stracittadina capitolina non ha mai varcato i confini nazionali, come invece ha fatto quella milanese, ma rimane pur sempre una sfida ricca di fascino e grandi emozioni. Forse in futuro, chissà, potrà essere uno scontro valevole per una sfida ad eliminazione diretta della Champions o dell'Europa League e allora noi saremo sicuramente lì a raccontarvelo con la passione e la voglia che ci contraddistingue. Nel frattempo l'appuntamento è per domani sera, alle 20:30, all'Olimpico di Roma, confidando che le due squadre ci regalino un grande spettacolo e che si possa parlare solo di ciò che accade sul terreno di gioco.

Sezione: Storia / Data: Ven 01 marzo 2019 alle 18:35
Autore: Andrea Lizzano
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