Questa sera al Wanda Metropolitano di Madrid si disputerà l'atto finale della Champions League; sarà una finale tutta inglese interpretata dalle compagini di Liverpool e Tottenham. Kloop contro Pochettino, Alisson contro Lloris, Eriksen, Alli e Son contro Manè, Salah e Firmino. Una sfida piena di campioni con il solo Harry Kane che dovrebbe non scendere in campo dal primo minuto, visto il grave infortunio ai legamenti della caviglia sinistra, per cui è stato lontano dai campi per più di due mesi a questa parte. Un derby inglese inaspettato viste le due grandi rimonte realizzate nelle rispettive partite delle semifinali, ma non il primo nella storia di questa competizione.

 

Il 21 maggio 2008 allo Stadio Lužniki di Mosca si giocò la finale di Champions League tra Chelsea e Manchester United. Per la terza volta nella storia della competizione vi erano due squadre della stessa nazione a contendersi il trofeo, dopo la finale spagnola del 2000 e quella italiana del 2003. Anche in questo caso i campioni non mancavano. Il Manchester poteva fare affidamento su un attacco formidabile composto da Cristiano Ronaldo, Wayne Rooney e Carlos Tévez mentre i londinesi rispondevano con un trio di centrocampo di primo ordine formato da Michael Ballack, Frank Lampard e Claude Makélélé capace di coniugare tecnica sopraffina e poderosa forza muscolare. Sin dalle prime battute il Manchester, ma soprattutto Cristiano Ronaldo, prese il controllo del match creando molte occasioni da rete. Il Chelsea non riuscì a reagire in modo convincente all'inizio travolgente dei Red Devils e al 26' Wes Brown dalla fascia destra effettuò un cross calibrato, che trovò la testa di Ronaldo, il quale riuscì a trafiggere Cech. Manchester in vantaggio e Chelsea completamente in balia degli avversari. Ma proprio al tramonto della prima frazione Essien provò un tiro da distanza considerevole; il pallone dopo un breve flipper finì sulla schiena di Rio Ferdinand e sembrò facile preda di van der Sar. Il portiere olandese scivolò clamorosamente durante l'uscita e la sfera rimanendo lì venne deposta in rete da Lampard, bravo ad approffitare della porta sguarnita. Uno a uno e squadre negli spogliatoi.

 

La seconda frazione fu ancora più vivace ed equilibrata con tante azioni da una parte e dall'altra in una folle girandola di emozioni. L'occasione più clamorosa fu un tiro a giro dal limite di Didier Drogba che si stampò sul palo con van der Sar che non sarebbe riuscito ad arrivarci. Nonostante ciò il risultato non cambiò e si dovette ricorrere ai tempi supplementari. Nell'extra time il Chelsea colpì un altro legno con Lampard e il Manchester andò vicino alla vittoria con Ryan Giggs, a cui fu negata la gioia del gol da un miracoloso salvataggio sulla linea di John Terry. Al 116' ci fu inoltre l'espulsione di Drogba per uno schiaffo dato al difensore avversario Vidić. Neanche i trenta minuti addizionali decretarono un vincitore e si dovette arrivare alla spietata lotteria dei calci di rigore. I primi due andarono a segno per entrambe le compagini; al terzo turno ci fu l'errore di Ronaldo. I Blues continuarono a segnare arrivando così al quinto rigore; sul dischetto si presentò il capitano John Terry, che in caso di trasformazione avrebbe regalato per la prima volta il prestigioso trofeo al club di Londra. Ma anche lui fu tradito dallo scivoloso campo russo e il suo tiro si stampò sul palo per la gioia dei Red Devils che avevano visto la sconfitta ad un passo. Si continuò ad oltranza ed al settimo turno ci fu la trasformazione di Giggs e l'errore di Anelka che si fece ipnotizzare dal gigante van der Sar. E fu così che la “coppa dalle grandi orecchie”, nel giro di due turni di rigori, da Londra andò a Manchester. Dopo la consegna delle medaglie, salì sul palco d'onore per ultimo il capitano Rio Ferdinand, che sotto il diluvio di Mosca alzò al cielo il trofeo, il terzo della storia del Manchester United.

 

Stasera chi alzerà il trofeo? Sarà premiato il gioco spettacolare e vivace degli uomini di Kloop o la concretezza e la solidità degli uomini di Pochettino? Appuntamento alle 21 per la partita più attesa di tutta la stagione calcistica mondiale: la finale di UEFA Champions League.

Sezione: Storia / Data: Sab 01 giugno 2019 alle 12:10
Autore: Andrea Lizzano
vedi letture
Print