Il 13 febbraio 2019 non sarà una data facile da ricordare per il Manchester United e per tutto il mondo del calcio: è venuto a mancare, all'età di 81 anni, lo storico allenatore delle giovanili, Eric Harrison. Egli fu il mentore e il saggio architetto della celebre “classe del 92'”, una delle più forti generazioni di giovani giocatori che tra gli anni 90' e i primi del 2000 faranno la fortuna dei Red Devils, portando trofei e successi al club di Manchester.

 

La sua avventura inizia nel giugno del 1981, quando il nuovo allenatore dello United, Ron Atkinson, decise di assumerlo come allenatore delle giovanili con l'importante compito di formare giocatori da portare poi in prima squadra. Nel 1986, nonostante il licenziamento di Atkinson, mantiene il posto anche grazie al benestare del nuovo allenatore, Alex Ferguson. Il rapporto con Sir Alex è da subito ottimo vista anche la sua grande stima nei confronti del lavoro di Harrison con i giovani. Il 1992 è l'anno d'oro; Harrison si ritrova nella sua squadra giocatori del calibro di Ryan Giggs, Gary e Phil Neville, Paul Scholes, Nicky Butt, Robbie Savage e Keith Gillespie. Quest'ultimo, in un'intervista alla BBC, ha ricordato che nel 1992 giocarono una partita contro la prima squadra surclassandola e battendola per 4 a 2. Fu proprio quella vittoria a convincere Ferguson a portare in prima squadra alcuni di loro. In quell'anno quei ragazzi vinsero anche la FA Youth Cup , il più importante torneo delle squadre giovanili inglesi del tempo. Ferguson ebbe così una squadra nuova di zecca, giovane e a costo zero con cui poteva competere anche in Europa. La stagione seguente arriva subito il titolo di campioni d'Inghilterra, che il Manchester non vinceva dalla stagione 1966/67. Negli anni seguenti altre vittorie tra cui la memorabile Champions League 1998/99 vinta nei minuti di recupero, al Camp Nou di Barcellona. Dei ragazzi di quella generazione Giggs diventerà il giocatore più vincente della storia del club, Gary Neville sarà capitano per molti anni,“The Silent Hero”(“l'eroe silenzioso”) Paul Scholes diventerà uno dei più forti centrocampisti di tutti i tempi, e lo “Spice Boy” David Beckham sarà capitano dell'Inghilterra ai Mondiali del 2002 e del 2006 oltre che all'Europeo del 2004.

 

Il calcio è fatto di momenti, molto spesso effimeri: i gol, le vittorie, le sconfitte rendono tutti insieme questo sport uno dei più belli al mondo. E per riuscire a vivere al meglio e il più possibile tutto ciò bisogna impegnarsi sempre con caparbietà, tenacia e passione, cercando di non accontentarsi mai. Questo fu un precetto cardine nella vita da allenatore di Eric Harrison, che cercò di far rispettare sempre ai suoi ragazzi sia in campo che nella vita.

Sezione: Storia / Data: Ven 15 febbraio 2019 alle 13:00
Autore: Andrea Lizzano
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