La prossima edizione del Pallone d'Oro sarà differente dalle precedenti e per certi aspetti rivoluzionaria. A partire da quest'anno il famoso premio, assegnato da France Football al miglior giocatore della stagione calcistica, sarà affiancato dal Premio Yashin. Questo nuovo riconoscimento sarà assegnato al miglior portiere ed è intitolato alla leggenda del ruolo, il russo Lev Yashin, l'unico estremo difensore ad aver vinto il Pallone d'Oro nel 1963. Inoltre la giuria che decreterà il vincitore sarà la medesima che voterà per il premio principale della cerimonia, come confermato dal caporedattore della testata francese, Pascal Ferré.

Quante volte un portiere, dopo il trionfo di Yashin, è arrivato molto vicino ad emulare il russo, salvo poi vedere un attaccante, un centrocampista o addirittura un difensore ricevere il premio al suo posto. Un ruolo, quello del portiere, che non porta a segnare gol, ma li nega, e certamente è molto più facile ricordare uno splendido tiro all'incrocio piuttosto che una grande parata, che magari ha salvato il risultato. Ne sanno qualcosa il ceco Ivo Viktor e i teutonici Oliver Kahn e Manuel Neuer, giunti terzi rispettivamente nel 1976, nel 2001 e nel 2014; ma soprattutto Gianluigi Buffon, classificatosi secondo alle spalle del connazionale Fabio Cannavaro nell'edizione del 2006.

Questo premio darà finalmente risalto a un ruolo fondamentale per ogni squadra che punta ad essere la migliore. E per questa prima edizione del riconoscimento i favori del pronostico sono tutti per il brasiliano Alisson. L'ex Roma ha vinto la Champions League con il suo Liverpool e la Copa America con la Seleção, conquistando inoltre il premio di miglior portiere in entrambe le manifestazioni. Il Premio Yashin avrà un alto tasso di competitività e per trionfare bisognerà dimostrare veramente qualcosa di straordinario e persino miracoloso.

Sezione: Approfondimenti / Data: Ven 20 settembre 2019 alle 14:40
Autore: Andrea Lizzano
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