E sono otto. Cinque in campionato, i primi tre in Champions League. Milik è tornato dopo oltre un mese ha fatto capire perché, senza di lui, il Napoli nelle ultime partite ha faticato così tanto in zona gol. Contro il Genk, ha chiuso i conti già nel primo tempo. L'ha fatto con una tripletta che ha messo in mostra buona parte del repertorio. Sul primo gol, la capacità di sfruttare gli errori degli avversari. Sul secondo, la prontezza nel muoversi coi tempi giusti in area. Sul terzo, la voglia di portarsi a casa il pallone e di calciare un rigore che il bomber polacco ha espressamente chiesto (a Mertens in primis) di poter battere.
Tre gol per ripartire, per riprendere il cammino dopo otto passi falsi e per ricominciare da dove si era fermato. Prima dell'infortunio, cinque gol in quattro partite compresa la doppietta con l'Hellas Verona che, al momento, è l'ultima squadra battuta dal Napoli in Serie A. Ora altri tre gol per rimarcare che con lui in attacco è un'altra storia. E ricordare alla società che il rinnovo del suo contratto è uno dei pochi punti fermi da cui ripartire.

Sezione: Approfondimenti / Data: Mer 11 dicembre 2019 alle 09:02
Autore: Redazione Eurochampions
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