Non sarà solo una notte di Champions ma molto di più. Alle ore 2.30 italiane, nella notte tra martedì e mercoledì, si alzerà il sipario su quello che per molti è il miglior Clasico del mondo, River Plate e Boca Juniors. Una partita come tutte le altre? No, mai. Questa volta l'eterna sfida ha un sapore particolare, vale un posto in finale di Copa Libertadores. Gara d'andata questa notte al Monumental, ritorno tra venti giorni, il 22 ottobre, alla Bombonera. 

Una partita caldissima, che dal 24 novembre 2018 si è caricata di ulteriori significati: la finale di ritorno della scorsa edizione di Coppa Libertadores allo stadio Monumental non si giocò perché ci furono violenti scontri tra le tifoserie e gli ultrà dei Millonarios assaltarono il bus del Boca Juniors prima dell'arrivo allo stadio, ferendo alcuni giocatori degli Xeneizes. La Conmebol decise allora di fare disputare il ritorno allo stadio Santiago Bernabeu di Madrid, scontentando entrambi i club: il River, che si vedeva privato del diritto di giocare in casa come aveva fatto il Boca (all'andata era finita 2-2), e il Boca, che chiedeva l'assegnazione a tavolino del trofeo. A casa del Real Madrid, a trionfare furono i Millonarios, che si presentano alla nuova supersfida con la volontà di difendere il titolo di campioni in carica. Gli Xeneizes, invece, cercano il riscatto e vogliono tornare a mettere le mani sulla Libertadores dopo 12 anni. E, come se non bastassero le tensioni tra le opposte tifoserie, le forze dell'ordine dovranno evitare che vengano a contatto i Borrachos del Tablon e la Banda del Oeste, due barras bravas di ultrà violenti del River che si contendono il potere nella tribuna del Monumental.

In 70 mila sugli spalti, pronti a vivere una sfida dal fascino incredibile. Come arrivano le due squadre? Il River di Gallardo è forte del migliore attacco della Superliga argentina: 17 i gol segnati fin'ora che testimoniano come questa squadra là davanti abbini fantasia e cinismo. Il Boca invece è squadra solida: hanno subito appena un gol e sono in testa alla classifica, a +4 sugli eterni rivali.

Sarà anche una partita speciale di Daniele De Rossi, che però è reduce da un infortunio alla coscia. Tano, soprannome dato all'ex capitano della Roma dai tifosi del Boca (da "napolitanos", come venivano chiamati gli emigrati italiani arrivati a Buenos Aires tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento), potrebbe stringere i denti e provare ad esserci lo stesso. Almeno a gara in corsa il Boca punta su di lui.

Sezione: Calcio sudamericano / Data: Mar 01 ottobre 2019 alle 14:47
Autore: Redazione Eurochampions
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