Il Bayern Monaco è campione d'Europa! Battuto 1-0 in finale di Champions League un Paris Saint-Germain incapace di sfruttare le tante occasioni avute, soprattutto nel primo tempo. Decide la rete di Coman al minuto 60

BAYERN MONACO

Neuer 8 Surfa la cresta dell'onda da lunghi anni. Ha segnato un'era e tracciato un percorso. E' diventato il modello di una scuola, raccontata dalle parate su Mbappé, Di Maria, Neymar. Insuperabile.

Kimmich 7.5 Il nuovo Lahm, per qualità e posizione, ha davanti Neymar. L'inversione degli addendi racconta che è pure il brasiliano a trovarsi davanti uno dei migliori interpreti del ruolo nel mondo. Cioccolatino per Coman, da campione.

Boateng 6 Le cronache dello spogliatoio bavarese lo raccontavano in condizioni non perfette. Un tacco di Mbappé lo anticipa, lui mette male il piedone e la gara termina per infortunio dopo ventisei minuti (dal 26' Sule 6.5 Costa tanto d'ingaggio quanto di stoffa per la maglia da gioco. Vale ogni singolo centimetro di tessuto).

Alaba 6 Playmaker arretrato, nato terzino, è diventato centrale a tre e poi a due. Mbappé non è nella notte più brillante ma ha strappi da campionissimo e nel primo tempo rischia grosso. Cresce nella ripresa.

Davies 6.5 Il terzino più atteso del mondo, che arriva da una terra lontana e algida. Ha tocchi caldi e corse rapide ma Kehrer è meno morbido del previsto. Poi sale, cresce, argina. Fortissimo.

Goretzka 6 Un primo tempo tutto muscoli e poco ingegno, nella ripresa dà ordine e sostanza al centrocampo del Bayern Monaco e riesce a dettare i tempi del pressing della formazione di Flick.

Thiago 7.5 L'ultima volta prima dell'addio è una leggera danza palla al piede. E' il cervello delle azioni avanzate dei bavaresi. Mancherà tanto, il figlio di Mazinho, al Bayern. (dall'87' Tolisso sv)

Gnabry 6.5 Il baffo di chi la sa lunga, pensare che quattro anni fa era una riserva al West Brom la dice lunga sulle Sliding Doors del pallone. Corsa e qualità. (dal 68' Coutinho 6 Entra per inventare e per provare a tener alto il passo del pressing del Bayern Monaco. Chiude la sua avventura parigina senza mirabilie ma con un titolo.)

Muller 7 La quintessenza del tedesco, nell'animo, nel fisico. Si accende a intermittenza, gioca d'esperienza, è l'emanazione massima della filosofia Bayern.

Coman 7.5 Sono sempre i pesi sulla bilancia a decidere la direzione del vento. Ha soffiato con la testa il gol più importante della sua vita. (dal 68' Perisic 6 Adesso il valzer del riscatto con l'Inter. Intanto, rientrante a Milano o venduto, alza la Coppa dalle grandi orecchie. Non da protagonista ma tant'è, conta la medaglia in serate così)

Lewandowski 6.5 Davanti è un faro, quando scambia poppa e prua e conclude, nel primo tempo, è un razzo. Riferimento unico, è il miglior attaccante del mondo. Chiude una stagione da Pallone d'Oro.

Flick 8 Nasce secondo, viene promosso dopo un 5-1. Parte con le sconfitte, poi parte. E non lo ferma più nessuno. Il suo Bayern è una macchina perfetta e c'è tanto del cinquantacinquenne di Heidelberg.

PSG

Navas 6 Fuori in semifinale, torna e incolla un paio di palloni velenosi nel primo tempo. Nulla può sull'incornata di Coman, dalla gloria madridista piange lacrime amare stavolta.

Kehrer 5 Parte zittendo i critici, fermano la staffetta olimpica con Davies e Coman. Però perde il francesino in occasione dell'1-0, solo nel deserto della difesa parigina, sicché i critici rialzano la cresta.

Thiago Silva 6.5 Contro Lewandowski è scontro d'epica, interpreti che vanno avanti da anni e negli anni. Nel tabellino la vincerà il polacco ma è scontro tosto fin dal primo sospiro di gara.

Kimpembe 5.5 Una splendida chiusura ma la sensazione d'esser sempre precario e d'incertezza davanti agli attaccanti del Bayern Monaco che sfrecciano come in un tracciato di Formula 1.

Bernat 5 Dalla sua c'è Gnabry, sicché non servono muscoli ma solo pattini. Quando Kimmich raddoppia, i suoi lo assistono poco e fatica sette camicie.(dall'80' Kurzawa sv)

Paredes 5.5 Meno elegante e ordinato del solito, dalle sue Thiago scivola e dipinge, lui non ha gli stessi tratti educati e Tuchel mette dentro Verratti per provar la svolta. (dal 65' Verratti 5.5 Torna dall'infortunio ma un lancio a parte, mostra tutti i limiti di una condizione fisica non recuperata. Schiacciato dall'irruenza bavarese)

Marquinhos 6 Capello dice di lui che sembra Desailly e il paragone sembra calzare: solo che davanti ha un tedesco freddo e glaciale come Muller che si accende a intermittenza e non concede sconti.

Herrera 5 Non è il solito normalizzatore. Quella del Bayern è una morsa stretta e complicata da superare e non ci riesce. Pure in fase difensiva è troppo morbido. (dal 72' Draxler 5 Non incide mai nella gara. Sbaglia tocchi facili)

Di Maria 7 Ha l'ispirazione dei poeti, quando ha la palla al piede. I compagni non chiudono la rima o tengono il passo, anche quando balla il tango vicino all'area avversaria. (dall'80 Choupo-Moting sv)

Mbappé 5 Ci sono notti in cui la carta d'identità può essere benzina capace di incendiare gli animi o di bruciare le speranze. L'errore su Neuer nel primo tempo dice che sarà Ronaldo un giorno. Non ancora

Neymar 5 Arrivà a tutto volume, chiude tra le lacrime. Non riesca ad arrivare, da solo, dove ci sono riusciti tante volte Cristiano Ronaldo e Messi. Sarà sul loro trono ma, come per Mbappé, non è questo il giorno.

Tuchel 5 La formazione è quella che tutti s'aspettavano ma non riesce a trasmettere i suoi il piglio e la voglia che il Bayern ha: sul gol di Coman, Kehrer era da solo, in tre davanti a passeggiare. Stelle e stalle, i cambi sono da rivedere.

Sezione: Champions League / Data: Dom 23 agosto 2020 alle 23:54
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
vedi letture
Print