L’Atalanta si appresta ad affrontare il Real Madrid in occasione degli ottavi di finale di Champions League,

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Champions League: “Sicuramente da queste due partite cercheremo di uscirne con qualcosa di più. Noi siamo liberi, sereni. Non abbiamo il favore del pronostico né l’obbligo di andare avanti. Vogliamo cercare di misurarci con questa squadra anche per capire la nostra reale consistenza”.

Identità: “Noi non possiamo snaturare quello che sono le nostre caratteristiche che ci hanno permesso di arrivare alla Champions e competitivi in Italia. Non snatureremo la squadra, ma l’attenzione e certi accorgimenti ci devono essere. Vogliamo misurarci anche contro squadre che sono le migliori in assoluto. Ci sentiamo nella condizione di dare il massimo”.

Atteggiamento: “Dobbiamo mantenere la nostra dimensione, c’è stata un po’ di presunzione. Giocare per il massimo risultato è un conto, mettere pressione è un altro. Andiamo ad affrontare questa partita sapendo che non possiamo essere considerati al top come qualcuno vorrebbe far apparire. Cercheremo di giocare al massimo”.

Condizione del Real Madrid: “Il Real Madrid in Champions si trasforma, la partita giocata contro l’Inter è stata una partita di grande personalità. Non credo molto a queste assenze: possono togliere del talento, ma il Real visto in queste ultime domeniche è stata una squadra più umile, ma questa è una qualità. Ha portato a casa vittorie difficile, risalire in classifica in un momento difficile non può essere che un merito. Domani sarà una partita difficile da interpretare nel modo giusto. Dobbiamo farlo con fiducia”.

Zidane allenatore o giocatore: “Se dovesse giocare sarei molto preoccupato. Fortuna che rimarrà in panchina. Quello che ho visto fare a lui l’ho visto fare a poco. Quando lui giocava nella Juve io ero nella Primavera, spesso andavo a vedere i suoi allenamenti. Ha fatto alcuni anni a Torino, faccio fatica a identificarlo con altri. Poi da allenatore ha continuato a vincere, lo ha fatto sin da subito, vuole dire che ha il dna nel calcio. Ha confermato di essere un grande”.

Gosens: “Facciamo il primo allenamento oggi, apparentemente non ci sono particolari indicazioni. Hateboer resta fuori, ma soltanto l’allenamento di oggi ci dirà qualcosa”.

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Condizione fisica: “Sto vivendo questo vivendo con molta allegria, giocare contro il Real Madrid è sempre prestigioso. Credo che per affrontarli dobbiamo mettere in campo tutto quello che abbiamo a disposizione, è l’unico modo per fare grandi prestazioni. Col Siviglia abbiamo cinto 3-2 in casa facendo una grande partite e nel momento di grande forma. Se si dà tutto e si crede nelle proprie caratteristiche si può vincere contro chiunque. Giocando come sappiamo possiamo competere ai massimi livelli. Non cambia niente se entro alla fine, cerco sempre di aiutare la squadra. Il nostro gioco ha una forte identità, ma il mister mica ci obbliga a fare una cosa. Abbiamo fatto tanti gol con azioni personali di singoli giocatori. Ogni volta che c’è la possibilità faremo anche tipi di giocate personali”.

Momento negativo del Real Madrid: “Sarebbe stato da pazzi non guardare le ultime partite. Dobbiamo stare attenti e capire che squadra affronteremo. Il Real non smette di essere una grande squadra se ha tanti infortunati. Daremo il meglio, credo che non cambia nulla nonostante gli infortuni. Ha vinto le ultime partite, la storia del Real parla chiaro: quando non gioca bene in campionato poi arriva in Champions e tira fuori il coniglio dal cilindro. Sarà una partita da giocare contro una grande squadra”.

Uomo assist: “Credo che in tutta la mia carriera ho fatto tanti assist, mi ricordo anche l’ultima stagione a Genova con la Sampdoria. Non ricordo quanti assist, ma sono stati tanti. Anche la prima Udine. Giocando con libertà ho sempre a disposizione l’altro attaccante da poter servire, poi noi abbiamo tanti giocatori che arrivano in area di rigore, c’è sempre una possibilità in più. È un punto di forza, fare assist può dare una mano in più”.

Stadi vuoti: “A noi ci toglie tantissimo, non poter assistere a grandi eventi per il pubblico sia una grande delusione, questi momenti si devono condividere con loro, sono stati accanto a una squadra che per tanti anni ha lottato per posti meno prestigiosi, mi dispiace non giocare coi tifosi. Speriamo di averli di nuovo con noi per potersi godere tutto ciò che stiamo facendo”.

Sezione: Champions League / Data: Mar 23 febbraio 2021 alle 16:28 / Fonte: One football
Autore: Emanuele Morabito
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