Le notti magiche del calcio continentale non hanno lesinato emozioni agli appassionati di calcio in occasione della seconda giornata dei gironi di Champions ed Europa League.

Un turno che si è aperto martedì con le gare valevoli per la manifestazione regina del pallone europeo e che ha visto le italiane ottenere risultati non propriamente entusiasmanti, anche se occorre fare le dovute distinzioni. Le due nerazzurre del nostro campionato, Inter e Atalanta, sono incappate infatti in altrettanti pareggi; tuttavia, se gli uomini di Antonio Conte possono recriminare per la miriade di occasioni gettate alle ortiche contro lo Shakhtar Donetsk (0-0), fra cui la traversa scheggiata da Barella dopo azione insistita di Lukaku, la compagine di Gian Piero Gasperini ha di che rallegrarsi, essendo riuscita a rimontare il doppio svantaggio contro i lancieri dell'Ajax (2-2 lo score finale, con doppietta di Zapata).

Successi agevoli, poi, per Bayern Monaco, Manchester City, Porto e Liverpool, mentre delude ancora una volta il Real Madrid di Zidane, capace di evitare il ko in landa tedesca soltanto grazie ai guizzi nel finale dell'intramontabile Benzema e di Casemiro. Primo 'hurrà', infine, per l'Atlético Madrid in rimonta contro il Salisburgo.

Mercoledì, invece, la Juventus di Andrea Pirlo è crollata sotto i colpi del Barcellona: 0-2 lo score finale, reso meno pesante unicamente dalla scarsa vocazione al cinismo mostrata dai giocatori di Ronald Koeman. Bianconeri che hanno di che lamentarsi per tre reti annullate a Morata per fuorigioco davvero millimetrici, ma che, al tempo stesso, hanno mostrato di non riuscire a reggere il confronto sul piano fisico e, soprattutto, tattico con i blaugrana. Un gap acuito anche dalle numerose defezioni nell'organico zebrato, esattamente come nel caso della Lazio, che, falcidiata dal Coronavirus, è riuscita comunque a strappare un punto al Club Brugge, illudendosi persino di poter puntare alla vittoria, considerato il temporaneo 1-0 siglato da Correa al 14'.

Nessuna sorpresa tra le big: dilagano Chelsea e Manchester United, ok Borussia Dortmund, Siviglia e PSG (Juve, hai visto Kean?). Stupisce però in positivo il Ferencvaros, che recupera due reti alla più quotata Dynamo Kiev e fa indirettamente un favore alla Juventus.

Veniamo, infine, alle partite di Europa League, andate in scena giovedì 29 ottobre. Il Milan ha confermato di vivere un momento magico e anche quando Re Zlatan si inceppa (rigore fallito) i rossoneri possono comunque contare sui suoi giovani scudieri: Pioli può davvero dormire sonni tranquilli. Successo prestigioso anche da parte del Napoli, che si è imposto in casa della Real Sociedad, capolista della Liga, per mezzo di un guizzo di Politano. Delude, invece, la Roma: il CSKA-Sofia era una rivale più che abbordabile per i giallorossi, i quali, sul prato dell'Olimpico, non sono riusciti ad andare oltre uno scialbo 0-0, che tuttavia non ha privato i capitolini della vetta del proprio raggruppamento.

Assordante il tonfo del Tottenham di Mourinho contro i belgi dell'Antwerp (1-0), così come quelli del Feyenoord contro il Wolfsbergerer (1-4) e del Bayer Leverkusen contro lo Slavia Praga, vittorioso di misura in Repubblica Ceca (1-0).

Degno di menzione, infine, l'1-0 con cui il Nizza ha regolato l'Hapoel Beer-Sheva: tutto come da pronostico, ma, alla luce del vile attentato terroristico verificatosi nella mattinata di ieri nella città della Costa Azzurra, questi tre punti assumono un significato diverso, del tutto simile a un dono che la squadra di Patrick Vieira ha voluto fare all'intera comunità nizzarda, in segno di speranza e di rinascita. Tutti insieme. Nel nome del pallone, nel nome, soprattutto, della vita.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 30 ottobre 2020 alle 14:45
Autore: Alessandro Nidi
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