Finito in queste ore il sorteggio dei gironi di Champions League e c'è da dire che forse mai questo mai come quest'anno la divisione in fasce ha creato dei raggruppamenti dove le big difficilmente potranno steccare, serviranno veramente dei risultati clamorosi.

Prendiamo subito in analisi il gruppo A dove c'è la corazzata PSG (che però occhio che è specializzato in figuracce), il nuovo Real e insieme a loro Galatasaray e Brugge. Sembra francamente difficile che i turchi e il club belga possano pensare di mettere in difficoltà le prime due, che si giocheranno semplicemente il primo o secondo miglior piazzamento. Già più interessante la lotta per scendere in Europa League, dove il team di Istanbul sembra essere favorito.

Nel gruppo B la storia è la stessa. C'è la sorprendente finalista Tottenham, che difficilmente si ripeterà, insieme a Bayern Monaco, Olympiacos e Stella Rossa. Anche qui fossimo degli scomettitori difficilmente non punteremmo su Spurs e tedeschi agli ottavi, occhio invece alla sfida per il terzo posto, dove i serbi possono sfruttare il fattore casalingo per magari strappare qualche punto a sorpresa e mandare fuori dall'Europa magari i greci.

Ecco andando nella C le cose diventano decisamente più interessanti. C'è l'inarrestabile Manchester City, che per i gironi forse non è nemmeno da prendere in considerazione, e insieme alla squadra di Pep Guardiola troviamo Dinamo Zagabria, Shakhtar e la nostra Atalanta. Tre squadre che si possono giocare i posti rimanenti. Gli ucraini sono più esperti, ma sono in netto calo rispetto alle stagioni precedenti, con tante defezioni importanti, mentre i bergamaschi hanno dalla loro l'entusiasmo della prima volta che può voler dire tanto. Leicester docet. Ai croati serve un miracolo e vale un po' lo stesso discorso della Stella Rossa: bisogna sfruttare il fattore casa per tentare una sorpresa che avrebbe dell'incredibile.

Nel gruppo D troviamo quello che sta diventando un classico degli anni 2000, ovvero Juventus-Atletico Madrid. I colchoneros vorranno vendicare l'eliminazione della passata stagione, arrivata dopo un 2-0 al Wanda Metropolitano che tutto faceva pensare tranne che a un passaggio del turno da parte della Vecchia Signora. Occhio però al Bayer Leverkusen, vera mina vagante di questo sorteggio e che è toccata ai nostri bianconeri. Le aspirine tornano dopo un paio di anni di assenza, cosa inconsueta per i tedeschi, veri veterani della competizione e che vantano una rosa di tutto rispetto, con giocatori di qualità come Aranguiz, Bellarabi e Alario. La Lazio ne sa qualcosa. Battibili, ma guai a sottovalutarli. Dulcis in fundo la Lokomotiv Mosca, altra squadra pericolosa se presa sottogamba. La Juve quindi può passare il turno senza problemi, ma non si potrà permettere passi falsi, soprattutto nella lunga trasferta moscovita.

Gruppo E e stavolta il Napoli non ha più scuse. Se negli anni passati aveva sempre trovato gironi di ferro, stavolta le cose sono molto meno complesse. Ok, c'è di nuovo il Liverpool, che stavolta vanta la coccarda di campione d'Europa e rappresenterà un po' un everest per i partenopei, ma gli altri due avversari si chiamano Genk e Salisburgo. Con tutto il rispetto, sono formazioni da Europa League e infatti gli austriaci persero per 3-0 proprio contro la formazione di Ancelotti l'anno scorso. Solo nel caso in cui i campani dov'essero staccare la spina potrebbero esserci sorprese (il 3-1 del ritorno lo conferma), ma che accada in Champions è difficile.

Arriviamo all'Inter, finita nel gruppo F dove francamente la qualificazione sembra essere un discorso a tre. Lo Slavia Praga rischia seriamente di essere una delle poche squadre "cuscinetto" della competizione con questo sorteggio. Contro nerazzurri, Borussia Dortmund e Barcellona sarà veramente difficile combinare qualcosa. Come invece per Juventus e Napoli, i milanesi ritrovano il loro vecchio rivale, ovvero il Barca, che si ha qualche problema con Messi e ha ceduto Coutinho, ma ha pensato di rimpiazzarli con Griezmann e Neymar. Sarà tosta anche stavolta, ma come insegna l'anno scorso, guai a dare l'Inter già per sconfitta. Realisticamente parlando però ci si giocherà la seconda piazza col Borussia Dortmund, in ripresa dopo la cessione dei big che portarono i gialloneri in finale di Champions.

Il penultimo girone è con tutta probabilità quello che attirerà minor interesse a livello internazionale. Benfica, Lipsia, Lione e Zenit San Pietroburgo non sono quelle squadre che suscitano grande entusiasmo. Ci sarà tanto equilibrio perchè tre squadre su quattro hanno come politica quella di tirar su giocatori forti per poi rivenderli a cifre multimilionarie, mentre lo Zenit dopo le spese pazze di inizio anni 2000 ha deciso di "stabilizzarsi". Il girone G è quindi quello da cui potrebbero uscire le sorprese degli ottavi.

Chiudiamo col girone F, dove ci sono le "nobili decadute". L'Ajax infatti è tornato a farsi sentire con forza l'anno scorso dopo diverse stagioni di anonimato, non consone alla storia dei biancorossi. Ci sono state diverse cessioni pesanti come De Ligt e De Jong, ma la squadra in sè resta forte per questi gironi. C'è poi il Chelsea, che con il mercato bloccato e l'addio di Hazard si è ritrovato a fare le nozze coi fichi secchi. I giovani Abraham e Mount sembrano le possibili sorprese dei Blues, che ripartono da uno staff tecnico che sa molto di passato, con Frank Lampard in panchina. Terza incomoda il Valencia, che come l'Ajax è tornato dopo diversi anni di difficoltà. Marcelino ha dato un amalgama a quella che era fino al suo arrivo una squadra costruita con tanti soldi, ma senza un filo logico. Occhio a Rodrigo e a Maxi Gomez, punta arrivata dal Celta Vigo. Infine troviamo il Lille, che non ha una grande storia, ma può vantare una rosa discreta, ogni tanto i francesi fanno questa comparsata e sorprendono. Vedremo se ce la farnno anche quest'anno.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 30 agosto 2019 alle 14:00
Autore: Davide Marchiol
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