Maurizio Sarri ha fatto tredici. O meglio: è Paulo Dybala che ha messo in serie tredici reti in Champions League – solo Platini, Del Piero, Inzaghi e Trezeguet hanno segnato di più – ma è il tecnico bianconero a incassare la vincita più ricca. Due intuizioni da maestro di calcio, nella serata europea contro il Lokomotiv Mosca: il 2 secco su Dybala, buttato nella mischia dal primo minuto e alla fine decisivo con una doppietta; e l’1 a inizio ripresa su Higuain, al posto di uno spento Khedira, che si rileva la mossa giusta nell’intento di conquistare il pareggio e costruire dunque un altro successo. 

La scena la prende Dybala, questa volta. E anche giustamente. Ma va riconosciuto come l’ingresso in campo di Higuain, con l’arretramento della Joya nel ruolo di trequartista, trasformi in positivo la squadra e risvegli anche la prestazione di Bentancur, tra i migliori in campo. Paulo mostra attaccamento, voglia, positività. Dopo la prima rete non festeggia neanche: torna subito a centrocampo e invita i compagni a crederci. Non passano neanche due minuti e diventa l’uomo partita, di diritto. 

Adesso è sulla scia dei più grandi, dei magici quattro. I sopracitati – che verosimilmente proverà anche a raggiungere e magari staccare presto – sono dei campioni assoluti che hanno inciso pagine importanti nella storia del club. Dybala la scorsa estate rischiava di andar via, anche se in più occasioni ha sempre confermato la ferma volontà di restare alla Juventus. Era pienamente convinto di poter diventare un giocatore importante sotto la guida di Sarri. E qualche mese dopo gli va riconosciuto un buon intuito. Oltre che uno spiccato senso del goal, evidentemente.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 23 ottobre 2019 alle 12:05
Autore: Redazione Eurochampions
vedi letture
Print