Finito il campionato e con l’avvio del calciomercato, tutti gli addetti ai lavori fanno i conti ai club per capire e scoprire ciò che la realtà ci propone, con gli acquisti, le cessioni, e le plusvalenze, con i vari ricavi e perdite. Ma siamo sicuri che si parla di tutte le squadre, o si mette in risalto soltanto la negatività dei bilanci della Juventus? Vediamo un pò: secondo quanto emerge dai conti Exor di cui la famiglia Agnelli-Elkann detiene il 63,77% della società bianconera, la Juventus ha infatti archiviato il semestre gennaio-giugno 2020, caratterizzato in negativo dall’emergenza Covid-19, con un rosso di 19 milioni di euro. Considerato che il club ha chiuso il primo semestre dell’esercizio 2019-2020 (luglio-dicembre 2019) con una perdita netta di 50,3 milioni, è lecito attendersi che il bilancio della Juventus al 30 giugno 2020 possa evidenziare un rosso di circa 69,3 milioni. L’11 settembre ci sarà il nuovo consiglio di amministrazione per approvare il bilancio fino al 30 giugno 2020. Fin qui tutto chiaro. Ma nessuno evidenzia che, l’indebitamento finanziario netto è in diminuzione da 464 milioni circa a 327 milioni. Se poi osserviamo i bilanci aggregati degli ultimi 10 e 20 anni con le altre società, notiamo che la differenza tra Juventus, Milan, Inter e Roma è abissale: nell’anno solare 2018 il Milan ha avuto una perdita netta di 146 milioni, l’Inter circa 49 milioni con la Juve a meno 39. Nei bilanci post Covid, tutto il resto delle squadre avranno delle perdite che difficilmente potranno risanare, a meno che non si smantellino tutte le rose o la maggior parte di esse, per creare delle plusvalenze necessarie per restare a galla. I media ne parlano? Mentre secondo tutti, la Juve è l’unica sempre in passivo. La società ha chiuso con -69 milioni il 2019-2020 ma ha comunque le risorse per ripianare tale perdita con ultimo aumento di capitale da 300 milioni ed i vari introiti che fanno della stessa società un punto di forza non indifferente. Verranno a mancare però gli introiti degli incassi degli stadi per tutti, situazione che la Juventus riuscirà a sostenere. E le altre? Nessuno dei media ne parla, incaponendosi con la squadra torinese. Prestiti con diritto di riscatto, scambi, e soprattutto costi non troppo elevati dei cartellini per gli acquisti: sarà questo il nuovo mercato post covid. Il 2022 sarà fondamentale per la Juventus. Infatti, giocatori come Costa, Ronaldo, Buffon, Chiellini e Cuadrado andranno in scadenza, liberando circa 130 milioni di costi annui. Per Higuain e Khedira ammortizzare 44 milioni sarà complicato perché la cessione implica una buona uscita che difficilmente il team di Paratici risucirà ad evitare. I diritti tv comandano su tutto soprattutto a livello europeo e le maggiori squadre hanno introiti ovviamente favorevoli. Ecco perché la Juve così come i maggiori club europei prediligono le competizioni internazionali, come la Champions, rispetto ai tornei nazionali. Soltanto un grande torneo dei top club europei sembra in grado di portare quel successo mondiale di pubblico e di incassi televisivi necessario alle maggiori squadre europee per giustificare i livelli di spesa già raggiunti. Ecco perché il futuro dei campionati sarà sempre più europeo e meno nazionale. Ma i media si interessano soltanto del bilancio in rosso della squadra bianconera, negando evidenti cambiamenti in corso nel post covid.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 07 settembre 2020 alle 19:46
Autore: Salvo Campana
vedi letture
Print