Troppo poco per essere la vera Juventus. Nessun giocatore a mio avviso, (tranne Morata), sabato sera, ha avuto la solita voglia di combattere e metterla dentro contro tutto e tutti, arbitri compresi, dato che la squadra bianconera è spesso abituata ad avere arbitraggi in negativo e quindi pronti alla battaglia calcistica anche contro le giacchette nere. Pirlo ripete giustamente e spesso: siamo in costruzione. Ma la costruzione deve avere dei limiti di tempo perché abbiamo l’obbligo soprattutto quando giochi contro il Crotone, di avere gli attributi anche in emergenza, per portare a casa i 3 punti, giocando anche male. Morata aveva questa voglia, gli altri suoi compagni no. Se Buffon a 5 minuti dal termine si prende 35 secondi per rinviare, significa che ti accontenti anche del pareggio. Se a tutto questo ci mettiamo un arbitraggio semplicemente da lega pro, con i comandanti al var che cercavano il cavillo per 3 minuti e 50 secondi del fuorigioco e poi trovato, capiamo il perchè di questo 1-1 (più un rigore inesistente e un’espulsione molto dubbia, senza considerare che Cigarini ha fatto migliaia di falli non sanzionati alla fine con il cartellino rosso dopo la prima ammonizione). Togliere la fantasia di Kulusevski (se pur stanco) e inserire Bernardeschi e non Dybala (anche se la squadra era in 10) è stato un segnale anche dalla panchina di volersi in parte accontentare del pareggio, perché si poteva rischiare anche di perdere. Ma evidentemente in campo dimenticavano che si stava giocando contro il Crotone e non contro il Liverpool. Siamo ancora agli inizi e si deve giustamente migliorare. Si critica ovviamente sulla prestazione di sabato analizzando la singola gara, ma si dovrà avere pazienza anche nei giudizi che non devono essere affrettati e radicali. Si ripartirà martedi con la Champions, e non dovranno mancare il giusto spirito e la determinazione, pur essendo ancora in costruzione e in rodaggio.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 19 ottobre 2020 alle 13:37
Autore: Salvo Campana
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