450 goal di Ronaldo tra tutti i campionati, 3 reti già in due giornate. A parte i goal, il fenomeno è sempre lui. A volte sembra estraneo dal gioco, ma quando entra in azione incide da fuoriclasse. Senza di lui la Juve non avrebbe ottenuto neanche un punto contro la Roma. Ha corso di più quando la squadra è rimasta in 10, muovendosi a tutto campo. La possibilità di scambiare i giocatori in vari ruoli è un’altra buona notizia, ma certamente bisognerà accelerare i tempi su come dare le posizioni anche stabili a determinati giocatori. La crescita di Danilo, soprattutto contro la Roma è stata di rilevante importanza. Ottimo sia in fase difensiva, dove Pirlo lo ha rigenerato, ma anche in fase di impostazione. Suo infatti è stato il cross per il pareggio di Ronaldo.  Le notizie cattive sono i passi indietro di McKenny e Rabiot, ma soprattutto la poca convinzione dopo il pareggio, di non osare per vincere anche in dieci uomini, situazione che negli anni passati a volte rigenerava i giocatori, portando a termine la vittoria. Rabiot è stato l’ago della bilancia in negativo, non dando equilibrio al centrocampo con il pressing molto alto dei giallorossi. Proprio per questo il goal del 2-1 subito è qualcosa che non dovrà più accadere. Non si può restare con un uomo a difendere con la ripartenza in 3 degli avversari. Situazione che si è verificata anche quando c’era mister Allegri, poi corretta nelle gare successive.  Bisognerà  non  ricadere in questi errori grossolani. Quest’anno con la possibilità dei 5 cambi (regola rimasta per l’emergenza covid che può diminuire le rose), la Juve dovrà sfruttare i momenti clou durante le gare, per sostituire i giocatori giusti al momento giusto.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 28 settembre 2020 alle 11:57
Autore: Salvo Campana
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