Lazio-Juventus, il primo match di grande livello, in cui l’anno scorso era diventato la gara scudetto. Lo sarà anche quest’anno?  Troppo presto per stabilirlo. In questa giornata di campionato volevamo una risposta dei bianconeri ancora in costruzione secondo Andrea Pirlo. Il gioco migliora, i meccanismi funzionano meglio, le posizioni sono più definite, ma ancora manca il carattere che sostiene i giocatori per tutti i 95 minuti. Non si possono bruciare 2 punti soltanto per la troppa superficialità nella fase finale della gara. Se in tutto questo ci aggiungiamo la poca lucidità di alcuni cambi troppo tardivi e poco redditizi, e dello stop dal 75 minuto in poi senza più la voglia di portare a termine i 3 punti, ci accorgiamo che la partita è stata letteralmente gettata al vento. Tanti minuti di dominio della palla, del fraseggio sicuro e tranquillo, della caparbietà in alcuni momenti del nostro centrocampo, con Cuadrado a tutto campo, fino a quando, con l’uscita di Ronaldo, la squadra si è piano piano affievolita nei meandri dell’erba dell’Olimpico. Il tutto completato da sostituzioni tardive e non complete. Perché non inserire Arthur che è l’unico a saper tenere la palla tra i centrocampisti, dove negli ultimi 20 minuti sarebbe servito come il pane? Se Ronaldo usciva per infortunio, perché togliere Kulusevski, l'unico che stava dando una marcia in più soprattutto nella fase centrale del secondo tempo? Perchè non sostituire Bentancur nel finale anche perchè già ammonito e soprattutto molto stanco? (Se non fosse stato ammonito sarebbe intervenuto anche con un fallo, nell'ultima azione con Cuadrado entrambi poi saltati). Se a tutto questo ci aggiungiamo la non tenuta palla di una banalità incredibile di Dybala nell'azione del pareggio, mai così abulico quest’anno sia quando gioca dall'inizio e sia quando parte dalla panchina, la frittata è fatta. Questi saranno punti che peseranno nel proseguo di un campionato che sarà strano e particolare per svariate motivazioni. Se la Juve avesse vinto contro Crotone e Verona, il pareggio contro la Lazio avrebbe avuto un senso anche logico, accettato con più tranquillità e in perfetta media inglese, anche con questa dinamica rocambolesca del finale. Dalla prossima gara in poi si dovranno evitare ed eliminare cali di tensione, ma soprattutto rimanere concentrati per tutta la gara, compresa la panchina con il suo allenatore.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 08 novembre 2020 alle 16:15
Autore: Salvo Campana
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