Esistono spettatori che, andando ad un concerto, e ascoltando attentamente la nona sinfonia, potrebbero lamentarsi e fischiare durante l’esibizione? No, se tale concerto è realizzato e suonato da professionisti di livello. Si può discutere che tipo di emozione ogni musicista ha trasmesso al singolo spettatore alla fine dell’esibizione. Così sta accadendo oggi nel calcio e precisamente ai tifosi di una squadra che domina da tanti anni in Italia. E’ possibile che alla Juventus, pur vincendo per nove volte consecutive il campionato, alcuni tifosi, la possano contestare aspramente? Ebbene si, succede da tanti anni. Possiamo semmai a fine stagione stabilire quali sono i punti di criticità della squadra e cosa realmente non ha funzionato, perché in ogni stagione bisogna migliorare e migliorarsi. Ma il tutto esula da una contestazione fuori luogo e priva di ogni senso etico sportivo, se l’obiettivo che a cui partecipi, lo centri per nove volte consecutive. Se il distacco tra la prima e la seconda è di 15-20 punti, la sentenza di tali tifosi è quella di un campionato mediocre dominata da una squadra che per vincere non fa altro che gestire una gara e colpire al momento giusto. Se invece lo si vince a 3-4 punti di distanza, la sentenza è quella che le altre squadre non hanno approfittato di alcune frenate brusche della capolista, non essendo in grado di arrivare al traguardo finale per una loro stessa negligenza calcistica mediocre. Questa è l’immagine di alcuni tifosi della medesima squadra capolista che, pur di criticare l’impossibile, fanno a sportellate sui social per screditare ciò che una società nel corso di questi anni ha saputo realizzare dopo il 2010 e che ha costruito passo passo un’egemonia assoluta soprattutto in Italia, per competere anche in ambito europeo. Una scalata di successi che come ha ribadito qualche giorno fa il Ds Paratici si capirà soltanto tra 10-20 anni di cosa è stata capace la società bianconera. Vincere è difficile, vincere ancora è difficilissimo, rivincere e rivincere nuovamente è qualcosa di straordinario. La nona sinfonia la si deve amare, perché la classe non è acqua.  
 
 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 27 luglio 2020 alle 17:37
Autore: Salvo Campana
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