Due partite due vittorie, è iniziato bene il percorso dell'Italia verso gli Europei 2020. Dopo anni bui ed un mondiale visto da casa ora sembra davvero ritornata la fiducia negli azzurri. Anche Bruno Pizzul, voce storica del calcio per la Rai, ha commentato positivamente ai nostri microfoni la nuova Italia del ct Mancini.

"Mi sono piaciuti sia a Udine contro la Finlandia che a Parma contro il Liechtenstein. Ho visto un buon gioco e tanti ottimi giocatori. Credo che anche Mancini sia rimasto piacevolmente soddisfatto della prestazione dei suoi. E' vero che non si trattava di partite impossibili visto che gli avversari erano assai modesti ma in ogni gli azzurri mi hanno convinto. Il cammino verso l'Europeo è iniziato nel migliore dei modi, ora vediamo come proseguirà. In ogni caso il gruppo che si sta creando è buono".

Con questi giovani si può finalmente aprire un nuovo ciclo vincente?

"La nostra Nazionale, anche quando ha vinto in passato, non si è mai contraddistinta per il bel gioco ma più per il temperamento e per il gruppo. Riponiamo buone speranze in questi giovani che sta lanciando Mancini, sono sicuro che potranno dare qualcosa di importante ai colori azzurri. Speriamo che queste speranze non rimangano tali, come invece accaduto purtroppo in passato con tanti giocatori che poi nei fatti non sono riusciti a confermarsi".

Cosa l'ha convinta più di tutto?

"Il centrocampo che ha grande personalità ma anche sostanza. Barella, Verratti, Sensi, Zaniolo, finalmente ce ne abbiamo tanti di centrocampisti dai piedi buoni. Un ricambio generazionale che ci può dare maggiori soddisfazioni rispetto alle recente e triste passato".

Come si può apostrofare invece questo magico ritorno in Nazionale di Quagliarella?

"Senza dubbio è stato il simbolo di questa Nazionale. A Udine quando è entrato lo stadio si è alzato tutto in piedi, ieri sera ha messo a segno due gol diventando il più anziano marcatore della storia azzurra. Una bella soddisfazione per un calciatore straordinario. Gli auguro ancora molti anni a questi livelli".

Quando vede la Nazionale prova un po' di nostalgia?

"E' una squadra per la quale c'è sempre un'emozione particolare. Fa parte della mia lunga carriera da telecronista, l'ho raccontata per anni e anni. Ho visto delle partite straordinarie, anche se non ho mai potuto raccontare una grande vittoria".

 

 

Sezione: Esclusive / Data: Mer 27 marzo 2019 alle 19:16
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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