Il Barcellona e la necessità di rinascere il più velocemente possibile.
Quando Lionel Messi aveva annunciato in lacrime la sua decisione di non rinnovare il contratto con il Barcellona, era apparso chiaro che si stava assistendo ad una svolta epocale nella storia del calcio: dopo due decenni e dopo aver vinto tutto quello che era possibile vincere con la maglia blaugrana, uno dei calciatori più forti della storia aveva lasciato la sua seconda famiglia, e da lì a poco avrebbe firmato un contratto stellare con il PSG.
Dopo aver detto addio alla sua stella più lucente, era chiaro che il Barcellona avrebbe dovo affrontare un'importantissima transizione dall'era Messi all'era post-Messi. Era però molto più difficile immaginare la situazione di crisi che il club blaugrana sta vivendo in questo momento. Dopo 7 giornate di Liga il Barça ha infatti conquistato soltanto 12 punti, con 3 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta e dopo la schiacciante vittoria dell'Atletico Madrid è crollata fino al nono posto in classifica.
Ancora più preoccupante è la situazione in Champions League: i blaugrana hanno subito due clamorose sconfitte contro il Bayern Monaco e perfino il Benfica, non riuscendo a segnare nemmeno un gol e subendone 6.
Uno score così negativo ha chiaramente fatto tremare la panchina di Ronald Koeman, che sembra essere sempre più vicino a lasciare la Spagna.
"Koeman continuerà ad allenare il Barcellona. Riteniamo che meriti un margine di fiducia per tante ragioni. Perché è barcellonista ed è un punto di riferimento nel mondo barcellonista. Vuole bene al Barça, e poi c’è un’altra cosa: ha deciso di allenare il Barça in un momento di massima difficoltà istituzionale e sportiva. Ho parlato con lui e ha fiducia di poter recuperare, soprattutto quando torneranno gli infortunati. Abbiamo bisogno di continuità", aveva affermato il presidente Joan Laporta poche ore dopo la cocente sconfitta contro i Colchoneros.
Nonostante le parole del numero uno del club, è ovvio che il Barcellona ha urgente bisogno di riprendere la retta via il prima possibile, per evitare una stagione che al momento si prospetta essere tra le più disastrose della propria storia.
Per tale ragione da alcuni giorni è iniziato un vero e proprio toto-allenatore per cercare di comprendere chi, in caso di esonero di Koeman, prenderà in mano le redini di una squadra attualmente allo sbaraglio.
I due nomi attualmente più probabili sono quello di Xavi e Andrea Pirlo. Dopo un'annata sufficiente alla Juventus, coronata comunque da due trofei stagionali, il tecnico bresciano è al momento svincolato e alla ricerca di una squadra: un ambiente come quello del Barcellona, molto propenso ad accettare le novità e a godere di un'idea di calcio diversa da quella tradizionale, potrebbe essere un'importante rampa di rilancio per Pirlo.
Il primo nome è quello che ad oggi più probabile, e si tratta di un grandioso ritorno: con 505 presenze in maglia blaugrana, Xavi è uno dei giocatori più importanti nella storia del club, ed ha contribuito direttamente a costruire gli anni d'oro della squadra spagnola vincendo tutto insieme ad Iniesta e Messi.
Dopo due anni di gavetta sulla panchina dell'Al-Sadd, Xavi sembra finalmente pronto a realizzare il suo sogno e ritornare in quella che ha sempre ritenuto essere la sua grande casa. Il Barcellona ha una lunga tradizione di allenatori che hanno vestito la maglia blaugrana anche da giocatori, da Cruijff e Rijkaard fino a Guardiola e lo stesso Koeman. Xavi aspetta la chiamata di Laporte e intanto continua a migliorarsi partita dopo partita: il suo sogno è di riportare in Spagna quello stile di gioco, il Tiqui-Taqua, che ha reso il Barcellona una delle squadre migliori e più vincenti del nuovo millennio.
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