Barcellona, Xavi è già un caso: i blaugrana smentiscono l'Al Sadd

Quello di Xavi è già un caso. 

Dopo il clamoroso addio di Messi, il Barcellona sta attraversando un periodo molto complesso: in Liga il club blaugrana è attualmente al nono posto in classifica, mentre in Champions League rimane ancora aperta la lotta per la qualificazione agli ottavi di finale in un girone dominato da un inarrestabile Bayern Monaco. 

Per tale ragione, da mesi circolano voci sul futuro dell'attuale tecnico Ronald Koeman, che all'alba di ogni sconfitta sembra essere destinato a lasciare la panchina del club, per poi essere puntualmente riconfermato e difeso dalla dirigenza. Tanti nomi sono stati accostati al Barça durante questo periodo, da Andrea Pirlo, ancora libero dopo essere stato esonerato dalla Juventus, fino ad arrivare a Xavi, grandissimo ex della squadra e attualmente alla guida dell'Al Sadd, squadra del Qatar con cui ha conquistato sette trofei in sole due stagioni. 

Tuttavia, dopo la clamorosa sconfitta sul campo del Rayo Vallecano del 27 ottobre, il Barcellona aveva finalmente preso la decisione di esonerare Koeman, annunciando la scelta tramite una nota ufficiale: 

"L'FC Barcelona ha licenziato Ronald Koeman stasera come allenatore della prima squadra. Lo ha informato il presidente del club, Joan Laporta, dopo la sconfitta contro il Rayo Vallecano. Ronald Koeman saluterà la squadra questo giovedì alla Ciudad Deportiva. L'FC Barcelona ti ringrazia per i servizi forniti e ti augura buona fortuna per la tua carriera professionale". 

In attesa della scelta del nuovo tecnico, la squadra è stata affidata a Sergi, ex centrocampista di Barcellona e Atletico Madrid, che si è seduto sulla panchina blaugrana in occasione della sfida casalinga contro l'Alavés (terminata con il risultato di 1 a 1) e in occasione della gara di Champions contro la Dinamo Kiev, conclusasi 1 a 0 grazie al gol di Ansu Fati. 

La giornata di oggi sembrava rappresentare la svolta e l'inizio di un nuovo ciclo per il Barcellona: l'Al Sadd aveva infatti pubblicato una serie di tweet sul proprio profilo ufficiale attraverso i quali annunciava che il club blaugrana aveva pagato la clausola per liberare Xavi, pronto dunque al grande ritorno nella squadra con cui aveva giocato per tutta la sua carriera: 

"La dirigenza dell'Al Sadd ha acconsentito al trasferimento di Xavi al Barcellona dopo il pagamento della clausola rescissoria prevista dal suo contratto. Abbiamo concordato una cooperazione con il Barcellona per il futuro. Xavi è una parte importante della storia dell'Al Sadd e gli auguriamo il successo. Xavi ci ha informati alcuni giorni fa circa il suo desiderio di andare a Barcellona in questo momento particolare, a causa della fase critica che sta attraversando il club della sua città natale, e noi lo capiamo e abbiamo deciso di non ostacolare il suo cammino. Xavi e la sua famiglia saranno sempre i benvenuti a Doha, e la nostra relazione continuerà". 

https://twitter.com/AlsaddSC/status/1456574716911788035

Mentre sui social e sul web iniziava a circolare la notizia, si era ancora in attesa di un riscontro ufficiale da parte del Barcellona, che è arrivato alcune ore dopo ma in modo completamente differente da come si potesse immaginare. Il club spagnolo infatti non solo non ha confermato la notizia ma, secondo quanto riportato da alcune testate spagnole, avrebbe addirittura smentito di aver pagato la clausola per Xavi, di fatto creando un vero e proprio caso mediatico. 

La clausola del tecnico si aggira intorno ai cinque milioni di euro, e il Barça avrebbe interpretato la mossa dell'Al Sadd come una sorta di "ricatto" per aumentare la pressione sulla società. Di fatto dunque, al momento la notizia non è stata confermata e difficilmente l'ufficialità arriverà nella giornata di oggi. La trattativa si può dunque considerare saltata? Difficile da credere: il Barcellona ha individuato Xavi come l'uomo perfetto per risollevare la squadra dal periodo di crisi nera in cui si trova e per iniziare un nuovo ciclo di vittorie. Bisognerà dunque attendere per comprendere come i due club si accorderanno per liberare l'allenatore, che potrebbe addirittura contribuire personalmente al pagamento della clausola pur di ritornare nella sua amata patria e allenare la squadra del suo cuore.