Dopo una Nations League giocata tra alti e bassi, la Spagna ha conquistato due vittorie nelle prime due gare di qualificazioni ad Euro 2020. Prima la vittoria del Mestalla contro la Norvegia, e successivamente quella nella trasferta di Malta, hanno consentito alla Roja di portarsi a quota 6 punti, mettendo le cose in chiaro sin dalle prime sfide. Tuttavia, nonostante la Spagna sia una delle Nazionali più talentuose e con un reparto offensivo più che importante, le gare contro Norvegia e Malta hanno lasciato qualche perplessità circa le tantissime occasioni sprecate proprio dagli attaccanti spagnoli. Nonostante tutto, al contrario delle qualificazioni ad Euro 2016, dove la Spagna iniziò il proprio cammino con una vittoria schiacciante per 5-1 contro la Macedonia, e con una sconfitta contro la Slovacchia per 2-1 nel secondo match, Luis Enrique può comunque ritenersi soddisfatto per aver centrato due vittorie in due match.

Scopriamo quindi insieme i giocatori promossi e bocciati tra i convocati da Luis Enrique per queste prime due partite del gruppo F.

PROMOSSI

Sergio Ramos - Passano gli anni, ma il difensore del Real Madrid resta sempre e comunque una colonna portante della Nazionale spagnola. Soprattutto adesso, nel nuovo corso targato Luis Enrique, formato da calciatori giovani e di talento, il capitano della Roja e del Real, assume un ruolo ancor più importante e fondamentale per il gruppo, sia in campo che fuori. Dopo l’addio alla Nazionale da parte di Gerard Piqué, l’allenatore ex Roma e Barcellona ha optato per due soluzioni diverse da affiancare al più esperto Sergio Ramos. Per la prima partita contro la Norvegia, Iñigo Martínez; e per il match contro Malta, Mario Hermoso. Ma una cosa è certa: l’intoccabile per la difesa della Spagna è proprio lui, Sergio Ramos.

Álvaro Morata - Non avrà la cattiveria agonistica di Diego Costa; non è di certo l’elemento che rappresenta alla perfezione il Cholismo; ma nonostante tutto, Luis Enrique non ha esitato nell’affidare a lui le chiavi del reparto avanzato della Nazionale. Così, dopo una prima partita complicata, l’attaccante ex Juventus e Chelsea ha ripagato con una doppietta contro Malta la fiducia del proprio CT. In un modulo che forse non esalta al meglio le sue caratteristiche, l’attaccante spagnolo ha comunque offerto un buon rendimento, specialmente nella seconda partita, candidandosi prepotentemente ad un posto da titolare anche per le prossime gare.

Luis Enrique - Sì, sono passati circa 15 anni dall’ultima partita giocata da Luis Enrique tra i professionisti. Proprio lui, in grado – pur giocando da centrocampista – di fare grandi cose, prima al Real Madrid e poi al Barcellona, e di realizzare goal importanti. Diventato da poco tempo CT delle Furie Rosse, è chiamato a guidare la sua Nazionale a traguardi importanti, proprio come nel recente passato. E a dire la verità, il suo cammino, specialmente dopo le convocazioni per Norvegia e Malta, non era iniziato nel migliore dei modi. Perché lasciare a casa giocatori importanti come Isco, Diego Costa, Paco Alcácer, Koke e Thiago Alcántara su tutti, aveva creato non pochi dubbi tra i media spagnoli. Eppure, con queste scelte coraggiose, almeno per il momento, ha avuto ragione lui; nonostante il cammino sia lungo e pieno di insidie.

BOCCIATI

Difficile trovare qualche nota negativa in queste prime due gare, risultate agevoli nel gioco espresso e nel massimo risultato ottenuto da Luis Enrique ed i suoi ragazzi. In un momento di ricostruzione; in un momento in cui – seppur con qualche sorpresa – un CT sta cercando qualche certezza su cui puntare, la fiducia dovrebbe essere massima. Invece, pare proprio che in molti – tra tifosi e giornalisti – non abbiano gradito e condiviso almeno inizialmente le scelte di Luis Enrique; e forse, per un obiettivo comune, questa è la vera nota da bocciare: la poca fiducia in una persona, ancor prima di iniziare un nuovo cammino.

Sezione: Nazionali / Data: Mer 27 marzo 2019 alle 17:45
Autore: Matteo Previderio
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